Auto, Mutui, Barche ecco la Macchina della Verità  Fiscale

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sempre possibile modificarlo. La prima schermata chiede di scegliere il tipo di famiglia tra 11 tipologie possibili e di inserire il Comune di residenza e il reddito familiare complessivo lordo, comprendendovi quelli esenti, esclusi, soggetti a tassazione separata, a ritenuta alla fonte a titolo di imposta e a imposta sostitutiva. Cliccando su «continua», apparirà  una banda laterale con le sette principali voci di spesa: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero e cura della persona, spese varie, investimenti immobiliari e mobiliari netti. Ciascuna di queste voci, una volta cliccata, si apre rivelando altre voci: ad esempio, cliccando su «abitazione», si avranno «abitazione principale», «altre abitazioni», «spese abitazioni». Ciascuna di questi voci fa accedere a una schermata in cui vanno inseriti i dati richiesti. Completato l’inserimento si passa a cliccare sulla voce successiva: «mezzi di trasporto», anche qui con delle sottovoci da compilare. Una volta esaurito il test si va al bottone in basso a sinistra «stima coerenza». Se il semaforo è verde, il reddito dichiarato all’inizio è coerente con le spese inserite. Se invece è rosso, vuol dire che non c’è coerenza, dunque, siamo potenzialmente a rischio di risultare evasori qualora subissimo un accertamento. Attenzione: chi fa il Redditest non invia i propri dati all’Agenzia delle Entrate. Non c’è alcun collegamento. Quindi il rischio di venire scoperti, in caso di evasione, attiene sempre all’iniziativa autonoma del Fisco.


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