WikiLeaks: ‘Torture e sparizioni’

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E’ intrappolato nell’ambasciata ecuadoriana a Londra dal 19 giugno scorso. Recluso nella minuscola sede diplomatica di Knightsbridge da 130 giorni. Invischiato in un inestricabile impasse diplomatico.

Nessuno sa come finirà , perché il governo inglese ha annunciato che non gli permetterà  di varcare la soglia da uomo libero neppure nel caso in cui avesse bisogno di cure mediche urgenti. Ha tutti contro. Carte di credito, banche, governi.

Ma Julian Assange non vuole mollare. WikiLeaks inizia oggi a rilasciare oltre cento documenti segreti e confidenziali che provengono dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e che rivelano regole e procedure riservate per la gestione dei detenuti nelle mani del governo Usa. Sono i ‘Detainees Policies Files’, disponibili all’indirizzo http://wikileaks.org/detaineepolicies e che verranno pubblicati nel corso di un mese.

Guantanamo, Abu Ghraib, ma non solo. Nei file si trovano informazioni su Camp Bucca in Iraq e anche su strutture carcerarie americane in Europa. Tecniche per interrogare i detenuti, terrorizzarli, far sparire i verbali ufficiali degli interrogatori, ma anche per la gestione quotidiana: dalla somministrazione dei medicinali alla distribuzione di sigarette.

Tra i file più delicati che promette WikiLeaks ce ne sono alcuni che rivelerebbero le politiche per far ‘sparire in modo discreto’ i detenuti. In un documento del 2005 dal titolo ‘Regole di assegnazione dei numeri seriali ai detenuti’ (‘Policy on Assigning Detainee Internment Serial Numbers’) si descriverebbero proprio queste tecniche che puntano a tenere fuori i prigionieri più delicati dal sistema di registrazione centrale in modo da farne perdere traccia, renderli dei fantasmi.

Perfino i riferimenti a questo documento sarebbero secretati secondo un livello di classificazione alto: secret//noforn, il marchio che indica le informazioni non solo segrete, ma che non possono essere mai rilasciate a cittadini di nazionalità  non americana (noforn sta per ‘not releasable to foreign nationals’).

Nel 2007 WikiLeaks aveva rilasciato il manuale di Guantanamo dal titolo ‘Camp Delta Standard Operating Procedure’: duecentotrentotto pagine di documenti che risalivano al 2003 e che per la prima volta in assoluto facevano luce sulla struttura interna e sulla gestione quotidiana di un lager diventato il simbolo della disumanità  della guerra al terrorismo di George W. Bush. A questo file era seguito anche il manuale del 2004.

Ora l’organizzazione di Julian Assange promette di rivelare anche quello del 2002: il manuale che ha gettato le basi per la creazione di Guantanamo, a pochi mesi dall’attacco dell’11 settembre. «Un documento di importanza storica», lo definisce Julian Assange.


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