Voci su Fidel morto, l’Avana tace

Loading

L’AVANA. Fidel Castro sarebbe in coma o già  morto. Su internet le «voci» si susseguono, nelle case di molti cubani il telefono squilla per chiedere e dare «informazioni». Dalla settimana scorsa, radio bemba, ovvero le voci trasportate di bocca i bocca, affermano che l’83enne simbolo della rivoluzione cubana avrebbe cessato di vivere. E che la notizia sarebbe stata tenuta nascosta fin dopo le elezioni in Venezuela, per non compromettere le possibilità  del presidente Chavez, rieletto domenica scorsa. Oggi, infine, un blogger sostiene che l’annuncio della morte sarà  dato domenica, per permettere l’arrivo all’Avana da Miami di Juanita Castro, sorella di Fidel e dell’attuale presidente Raul.
Uno dei figli di Fidel, il fotografo Alex, però ha smentito, dichiarando a un amico blogger che il padre «sta bene, legge e fa esercizi». Le fonti ufficiali tacciono. La salute del comandante è un segreto. È vero però che da un paio di mesi non compaiono nei quotidiani le riflessioni del comandante e non si vedono immagini del lider maximo.
I cubani reagiscono a queste voci con tranquillità . L’impressione, è che siano concentrati sui problemi quotidiani, su come arrivare alla fine del mese e non sugli equilibri al vertice. L’eventuale scomparsa del comandante solleverebbe senz’altro un’ondata di commozione popolare e forse avrebbe ripercussioni negli equilibri interni al Pc, ma non paiono probabili ripercussioni sociali.


Related Articles

Usa/Cina. Lo scontro Google-Huawei conclama la guerra tecnologica per il 5G

Loading

Guerra tecnologica. La sensazione è che l’odierna comunicazione di Google possa innescare una reazione a catena, portando all’affermazione di «nazionalismi digitali» in tema di «piattaforme»

La posta in gioco è la democrazia

Loading

In crisi, oltre lo spread A Madrid ieri c’erano Camusso e i dirigenti dei sindacati europei, un primo segnale di svolta

Strage di civili, a Kramatorsk missili sulla stazione ferroviaria

Loading

Almeno 50 le vittime, 10 sono bambini. Kiev accusa l’esercito di Mosca, il Cremlino nega. «Siamo di fronte a una grave violazione del diritto internazionale umanitario, di cui gli autori devono essere ritenuti responsabili», Antonio Guterres

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment