Varata la Legge di Stabilità  da 12 miliardi

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Il governo ha illustrato alle parti sociali la legge di stabilità  e, per rastrellare 10-12 miliardi, il Tesoro ha proposto una serie di tagli a Regioni, enti locali e alcuni ministeri. Pesante in particolare la dieta imposta alla Sanità : la sforbiciata raggiungerebbe il miliardo e mezzo. Critiche da Pd e sindacati mentre le Regioni protestano anche per la riforma del Titolo V della Costituzione. In arrivo la Tobin tax. Fronte esodati, la Ragioneria boccia la proposta di riforma. E spunta l’ipotesi di taglio dell’Irpef per i redditi più bassi.
ARRIVA la riduzione delle tasse. Dopo un serrato confronto in Consiglio dei ministri durato fino a tarda notte, e non ancora concluso nel momento in cui scriviamo, la soluzione che avanza e che viene confermata da autorevoli fonti è metà  e metà : manovra per scongiurare un solo punto di aumento dell’Iva previsto per luglio (dunque si salirà  dal 10 all’11 e dal 21 al 22% per un intervento di 3 miliardi invece di 6,5 miliardi). Le risorse risparmiate serviranno invece per ridurre l’Irpef: probabilmente di un punto per lo scaglione più basso di 15 mila euro (dal 23 al 22%) e di un punto per il secondo scaglione di 27 mila euro (dal 27 al 26%). Il costo, secondo calcoli di analisti indipendenti, è di 7,9 miliardi. Il governo tuttavia potrebbe optare per la riduzione della sola aliquota del 23% e trovare le risorse da aggiungere ai 3 miliardi in precedenza destinati all’Iva, nei 13 della lotta all’evasione, nel disboscamento delle detrazioni fiscali e nei tagli effettuati con la spending review. La misura, secondo i primi calcoli, potrebbe dare in media 187 euro per 30 milioni di contribuenti, senza sostanziali differenze tra redditi alti e bassi.
La notizia non arriva a sorpresa: il tema delle tasse ha dominato la settimana scorsa sulla scia delle dichiarazioni di Monti e del suo «non escludo», dell’intervento di Bankitalia e Corte dei Conti sulla eccessiva pressione fiscale, e del pressing del Pd sul fondo taglia-tasse in Parlamento per anticiparlo al 2013 e alimentarlo con le risorse della lotta all’evasione.
Per il resto arriva una stangata sul pubblico impiego, sulla sanità  e salasso per Regioni, Province e Comuni. L’ultima legge di Stabilità  della legislatura interviene per 11,6 miliardi e arriva nella notte, tra caos e polemiche. Combattivo il ministro della Sanità  Balduzzi minaccia le dimissioni: «Nessuno mi obbliga a fare il ministro» e ottiene la riduzione dei tagli da 1,5 a 1 miliardo.
Nel Consiglio dei ministri fiume, preceduto da incontri con parti sociali (la Cgil minaccia lo sciopero generale, mentre il Pd chiede di non toccare scuola e salute) ed enti locali, entrano anche i casi degli ultimi giorni: il governo reitera la legge sull’Imu-Chiesa e la rende operativa fin dal prossimo anno bypassando la sentenza del Consiglio di Stato, fondi vengono trovati per la questione esodati.


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