Pisapia: Milano si ribelli “Formigoni deve dimettersi”. La Lega: ad aprile si vota

by Sergio Segio | 13 Ottobre 2012 8:03

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MILANO — Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia invita i lombardi a una ribellione civica contro la corruzione e l’intreccio tra politica e criminalità  organizzate. E chiede al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni le immediate dimissioni. Stessa richiesta per il consigliere del Pd Penati che – dice Pisapia – «imbarazza tutto il centrosinistra ». E la Lega Nord annuncia: «Si vota ad aprile».
Dopo la tregua armata tra Pdl e Lega in Lombardia, Roberto Formigoni resiste, ma dice basta. «La sua era è finita, andremo al voto ad aprile». Lo dice il segretario della Lega Lombarda Matteo Salvini. Lo ripete l’ex leader maximo del Carroccio Umberto Bossi che prevede: «In Lombardia si voterà  nel 2013 insieme alle Politiche». L’accordo raggiunto da Roberto Maroni con il Pdl sull’azzeramento della giunta Formigoni, dopo l’arresto dell’ex assessore Domenico Zambetti per presunto voto di scambio con la ‘ndrangheta non piace ai leghisti. Oggi il Consiglio federale leghista dovrà  esprimersi. Il clima è teso. a Formigoni assicura che la nuova giunta «sarà  pronta entro due settimane. Otto o al massimo dodici assessori rispetto ai quindici che si sono dimessi ieri. Non senza qualche mal di pancia anche tra gli ex assessori del Pdl, che non si rassegnano ad essere sacrificati per colpe non loro. Una nuova squadra «inutile», secondo il leghista Salvini, che punta i piedi. «La Lega non dovrebbe entrarci. Formigoni dovrebbe contenere la sua arroganza. Se non molla lo faremo dimettere noi». Al Salvini che ripete che «l’era di Formigoni è finita e che in Lombardia si voterà  ad aprile», il presidente della Lombardia replica che «La Lega è Maroni, che ha escluso di aver chiesto di votare nel 2012. L’accordo è molto forte».
Lunedì sera alle 20.30 tutta l’opposizione di centrosinistra scenderà  in piazza sotto la sede della Regione. Lo slogan è netto: «Formigoni dimettivi, il tempo è scaduto». La manifestazione è aperta ad associazioni, movimenti, organizzazioni, simpatizzanti per chiedere ancora una volta il voto anticipato in Lombardia. Mentre per tutta la giornata, ieri, il Pirellone è stato assediato da manifestanti. Al grido: «Mafiosi, dimissioni».
Il premier Mario Monti ieri a Milano per la chiusura del meeting su Expo Milano 2015 è tornato sulle recenti vicende di sprechi e mala politica. Invitando, però, «a non arrivare mai a generalizzazioni che sarebbero nocive» Il segretario federale del Carroccio, invece, tace. Mentre Rosy Mauro, vice presidente del Senato ed l’ex pasionaria del Carroccio lo attacca: «Maroni non ha mai avuto alcuna intenzione di mollare Formigoni, C’è già  un accordo con il Pdl sulle elezioni. La Nuova Lega che doveva nascere all’insegna di un grande pulizia, è invece nata sulla sporcizia e rimane ancorata a quella sporcizia ». Anche nel Pdl c’è chi mette in discussione Formigoni. «Se
fossi stata in lui mi sarei dimessa – insiste Daniela Santanchè». Viviana Beccalossi avverte: «Sappiamo che dalla Lega possono arrivare delle sorprese. Zambetti non è stato cacciato, ma solo sospeso dal partito. Bisognava essere più duri». Il neo Dc Gianfranco Rotondi, la corrente dell’ex assessore arrestato, è convinto che «è possibile che nei prossimi mesi ci sia bisogno di Formigoni a Roma». Oggi Formigoni sarà  ospite a Saint Vincent della convention dei neo democristiani.
Per ironia della sorte doveva essere proprio Zambetti ad accoglierlo.
Il governatore, invece, cerca di auto rassicurarsi. «Andare in questo momento a una crisi di governo in Regione in un momento così difficile per l’economia, sarebbe veramente danneggiare tutti i cittadini». Assicura anche che «nessun atto che è stato compiuto, nemmeno dall’ex assessore Zambetti, è stato capace di danneggiare la Regione».

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