Opg, sei mesi alla chiusura: si teme la proroga, ma il ministero rassicura
ROMA – Mancano precisamente 6 mesi alla data prevista per la chiusura degli Opg, ma le speranze sfumano: la legge 9/2012, che prevedeva un preciso calendario dei lavori, rischia di rimanere lettera morta. Il decreto del ministero della Salute, contenente i requisiti delle nuove strutture destinate ai non dimissibili, doveva essere emanato nel marzo scorso, ma attualmente “è fermo in Conferenza stato regioni, con un ritardo ad oggi di 6 mesi. Nessun fondo è stato stanziato”: la denuncia arriva dalla senatrice Donatella Poretti, parlamentare Pd, che all’orizzonte vede profilarsi la peggiore delle ipotesi: “L’anno 2012 volge al termine e il rischio evidente è che i 158 milioni (previsti dalla legge per il 2012, ndr) tornino nel bilancio pubblico e vengano destinati ad altri fini”. Al tempo stesso, “la scadenza sarebbe prorogata, il decreto Milleproroghe è lì che ci aspetta”, denuncia. “La conseguenza sarebbe devastante – osserva la Poretti – Un altro Governo e un altro Parlamento dovrebbe gestire quella proroga”. Per scongiurare questo rischio, la senatrice si dice disposta a considerare l’ipotesi più estrema: “la nomina di un commissario e la chiusura degli Opg con provvedimento giudiziario, come la stessa legge consente. Un’ipotesi che preferiremmo non percorrere – chiarisce – visto che lascerebbe aperti molti problemi, ma che è preferibile alla proroga”. Un’ipotesi di cui si è discusso anche nell’ultimo incontro della Commissione d’inchiesta sul Ssn, come ci conferma la segreteria dello stesso senatore Ignazio Marino. Nulla di ufficiale, però, per il momento, mentre si continua a sperare che sia la forza della legge, e non quella dei sigilli, a chiudere gli Opg.
E una rassicurazione in merito arriva dal ministero della Salute, che alla redazione di Redattore Sociale fa sapere: “il comma dell’articolo 6 del decreto Balduzzi provvede a velocizzare le modalità con cui le Regioni potranno accedere alle risorse messo loro a disposizione dal decreto-legge n. 211 del 2011, convertito dalla legge n.9 del 2012, per le strutture interessate al definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari”. Il decreto è attualmente alla Camera e dovrebbe concludere il suo iter entro la fine di novembre. “Se andrà in porto – fanno sapere fonti del ministero della Salute – si potrebbe ancora rientrare nei tempi previsti per la chiusura”. (cl)
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