Diffamazione, multe dimezzate dopo le proteste

Loading

ROMA — Un testo semplificato sulla diffamazione arriverà  nell’aula del Senato questa mattina. Pochi punti, tra cui innanzitutto niente carcere per i giornalisti e poi «no» all’interdizione dalla professione giornalistica, sanzioni pecuniarie meno pesanti, diritto di rettifica.
Dopo una giornata di tensioni, e di proteste da parte della Fnsi, Federazione nazionale della stampa, e della Fieg, Federazione italiana degli editori di giornali, ieri sera i capigruppo del Pdl, Maurizio Gasparri, e del Pd, Anna Finocchiaro, hanno raggiunto un’intesa e dato mandato ai relatori, Filippo Berselli (Pdl) e Silvia Dalla Monica (Pd), di riscrivere l’articolato. Ma non si tornerà  in Commissione e così, dice Gasparri, «il Senato approverà  la legge, poi la Camera deciderà » (la nuova legge è calendarizzata a Montecitorio per lunedì prossimo). Anna Finocchiaro ha aggiunto: «Stiamo lavorando per una legge equilibrata, non ci sarà  ad esempio rivalsa sul fondo editoria, e sarà  escluso il coinvolgimento degli editori».
Ma questo esito arrivato in tarda serata non è stato per nulla scontato. È stata vissuta una giornata tesa, a momenti al cardiopalma. Peggiorata dall’editoriale di Alessandro Sallusti direttore del Giornale contro i magistrati della Cassazione che hanno scritto la motivazione della condanna contro di lui a 14 mesi di carcere, e che hanno avuto la solidarietà  del vicepresidente del Csm, Michele Vietti, e del presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli. Mentre il primo presidente della Cassazione, Ernesto Lupo, durante il plenum del Csm, ha detto che l’editoriale di Sallusti «abbassa il livello del giornalismo». Tanto che Luigi Li Gotti dell’Idv in Aula — per evitare di approvare una pessima legge — è giunto fino a chiedere che fosse il capo dello Stato a farsi carico del caso Sallusti, firmando un provvedimento di grazia.
Il presidente Fieg, Giulio Anselmi, commentando il testo all’esame dell’aula di Palazzo Madama prima delle ultime modifiche decise ieri sera, aveva dichiarato: «Oggi queste norme sono assurde e pericolose, possono condizionare la sopravvivenza di molti giornali e rivelano un assoluto disprezzo per la libertà  di stampa. È auspicabile che il dibattito le modifichi radicalmente».
Il rischio di chiusura per le piccole testate è dovuto alla pesantezza delle multe previste finora. E cioè presenti nel testo uscito dalla Commissione (da 5 mila a 100 mila euro) e che invece nel nuovo testo che andrà  in Aula questa mattina dovrebbero essere dimezzate. Anche lo «sconto» sulla multa per chi rettifica sarà  aumentato: da un terzo a due terzi. Un nodo da sciogliere — e su cui ieri sera stavano ancora lavorando i tecnici dei partiti — resta quello dei siti Internet: nella riunione di maggioranza con i relatori si è ragionato di eliminare il cosiddetto «diritto all’oblio» e prevedere invece che i siti pubblichino un link che porti alla rettifica.


Related Articles

La crisi di Wikipedia “Mancano i volontari per aggiornare le voci”

Loading

Allarme dei fondatori dell’enciclopedia online.    “Molti dei giovani collaboratori hanno cambiato vita e non riusciamo a rimpiazzarli”

Ciao Peppe. La forza e il coraggio

Loading

 Sembra impossibile credere che la forza di Peppe D’Avanzo, uno dei segni distintivi del suo carattere e del suo mestiere, abbia dovuto arrendersi, ieri mattina, quando la morte è arrivata troppo presto, a 57 anni. La forza, e il coraggio. Volersi far carico – e saperlo fare come nessun altro – delle situazioni più complicate e difficili, correre il rischio, accettare ogni volta la sfida, e vincerla. Fino all’ultima, ieri, che non ha potuto nemmeno combattere.

Perché va strappato il bavaglio alla libertà 

Loading

Un simulacro di governo e una maggioranza a pezzi vogliono impadronirsi della vita e della libertà  delle persone, con un attacco senza precedenti contro i diritti fondamentali. Si dice che i colpi di coda dell’animale ferito siano i più pericolosi. È quello che sta accadendo.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment