Dalle start up alle semplificazioni In settimana il decreto sviluppo

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ROMA – Anagrafe, sanità , scuola e giustizia online, un nuovo regime d’impresa per le piccole aziende impegnate nella ricerca, la defiscalizzazione delle grandi infrastrutture, nuove semplificazioni per le piccole e medie imprese, le norme a difesa dei consumatori nei contratti per le polizze rc auto. Il nuovo pacchetto di misure messe a punto dal governo per favorire lo sviluppo e l’attività  delle imprese è ormai pronto.
Il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare giovedì il decreto con le misure a favore delle «start-up», l’attuazione dell’Agenda digitale e un nuovo alleggerimento degli oneri burocratici delle imprese, ha detto il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, ospite ieri della trasmissione «Che tempo che fa» di Rai 3. Passera si è detto fiducioso che il trend negativo dell’attività  economica possa fermarsi nel corso del prossimo anno. «Confermiamo la nostra attesa che l’Italia possa annullare la recessione» ha detto il ministro, soffermandosi anche su alcuni nodi della politica industriale.
Dalla Fiat Passera ha detto di aspettarsi che dimostri che anche dall’Italia si possono fare macchine di successo in Europa», aggiungendo che «se come pubblico possiamo fare qualcosa per agevolare le esportazioni, purché siano cose ragionevoli, lo faremo». Passera non ha nascosto le difficoltà  indotte dalla crisi Alcoa in Sardegna, augurandosi che «gli altri soggetti interessanti non chiedano condizioni impossibili: non intendiamo andare oltre le regole, anche se dovremo trovare con le amministrazioni locali altre occasioni di sviluppo».
Dal decreto all’esame del Consiglio di giovedì Passera ha invece detto di attendersi occasioni di crescita per le imprese e semplificazioni per la vita dei cittadini. Innanzitutto con la spinta sull’informatica, col completamento della banda larga e la garanzia che tutti i cittadini abbiano connessioni ultraveloci in pochi anni. Partiranno la tanto attesa carta d’identità  elettronica, il fascicolo degli studenti, le cartelle cliniche e le prescrizioni mediche digitali, mentre la pubblica amministrazione trasferirà  atti e procedure online.
Nel decreto ci sono nuove semplificazioni per le piccole e medie aziende e misure specifiche per favorire fiscalmente la creazione di nuove imprese impegnate nella ricerca, anche con particolari contratti di lavoro. Proprio ieri, intanto, l’Isfol ha diffuso i dati sui redditi dei lavoratori precari, che nel 2011 sono stati pari in media 945 euro, appena un euro in più rispetto al 2010. La differenza del salario medio tra i lavoratori precari e quelli con il posto fisso, che è pari a 1.313 euro, è del 28% in meno.


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