Armi, carte d’identità , pericolo frodi: un «normale» voto americano

by Sergio Segio | 4 Ottobre 2012 7:26

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Infliggendo l’ultima di una serie di sconfitte registrate da analoghe iniziative promosse in altri stati, un giudice della Pennsylvania ha (temporaneamente) bloccato, martedì, il passaggio di una legge che avrebbe obbligato gli elettori a fornire un documento d’identità  con foto per poter votare. La legge americana non richiede il possesso un documento d’identità  corrente. Quindi il passaggio della proposta avrebbe penalizzato, per esempio, l’accesso alle urne dei cittadini che non hanno la patente, come spesso succede nel caso dei molto anziani e dei poveri. Giudicato uno degli stati in ballottaggio tra Obama e Romney (al momento però Obama conduce di circa 12 punti), la Pennsylvania era uno dei posti dove lo sforzo di rendere piu’ difficile il voto si era concentrato maggiormente. Tentativi simili (quasi sempre generati da governatori repubblicani, invocando il fantasma della frode elettorale) erano stati arginati anche in Ohio, Florida, e New Hampshire -tutti stati «in gioco», almeno fino a qualche settimana fa.
È proprio per problemi di frode elettorale che il Comitato nazionale del partito repubblicano ha dovuto sospendere, lunedì, gli sforzi di registrare nuovi votanti in North Carolina, Florida, Nevada, Virginia e Colorado – stati dove i sondaggi danno margini di differenza minimi tra Obama e Romney. Lo stop al reclutamento – un setback notevole per il GOP – pare dovuto a irregolarità  nelle registration fornite finora dalla compagnia cui era stato appaltato lo sforzo, la Strategic Allied Consultants. Nella maggior parte degli stati, la deadline per iscriversi alle liste scade la settimana prossima.

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