Senato, ok dopo 28 anni al reato di tortura
La voragine, in termini di tutela dei diritti, sembra essere finalmente colmata. Ieri la commissione giustizia del Senato ha approvato all’unanimità i disegni di legge sull’introduzione del reato di tortura in Italia e sullo Statuto della Corte penale internazionale. «È un passo importante spiega la senatrice Silvia Della Monica, capogruppo Pd in commissione si tratta di testi che avevamo proposto come Pd e quello sulla Cpi è già stato calendarizzato per l’aula. Potranno così finalmente essere approvate norme di civiltà e che fanno fare un notevole passo in avanti nella tutela dei diritti fondamentali al nostro Paese, che era in ritardo dopo la ratifica Onu sulla tortura». Della Monica sottolinea come il testo, un solo articolo, persegue la tortura «sia fisica che psicologica». Risale addirittura al 1984 la convenzione Onu che imponeva al nostro Paese l’adeguamento all’ordinamento internazionale. «Ora commenta il senatore Felice Casson anche in Italia si riconoscerà che si tratta di un delitto contro l’umanità . Il provvedimento deve andare in aula il prima possibile». Il testo approvato ieri era in discussione in Parlamento dal 2009. La lista di disegni di leggi ad personam o di riforme epocali della giustizia l’hanno nei fatti spostato fino a oggi. Patrizio Gonnella di Antigone, l’associazione che più di tutte si batte contro la tortura, si augura che «a questo punto il Parlamento faccia presto e senza modifiche».
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