Hollande crea una banca pubblica Ma la consulenza è di Lazard

Loading

PARIGI. Il numero 2 dell’advisor privato è azionista di «Le Monde» e molto vicino al ministro Monterbourg. La «Bpi» avrà  sportelli in ogni regione per essere più vicina alle imprese. Gli enti locali verranno coinvolti nelle scelte Settembre sarà  il mese di «mobilitazione sull’occupazione». È la risposta di Franà§ois Hollande ai primi segnali di delusione da parte degli elettori, impazienti perché non vedono arrivare nessun effetto del «cambiamento è adesso» promesso in campagna elettorale. Di fronte a una crisi di «gravità  eccezionale», il presidente francese accelera il calendario: «Nei prossimi giorni» vedrà  la luce uno dei 60 impegni elettorali, la fondazione di una banca pubblica, in un primo tempo programmata per l’inizio del 2013, destinata a finanziare la piccola e media impresa, per favorire l’export. L’idea è di avere a disposizione una struttura che concentri gli interventi a favore delle imprese più innovative, che oggi hanno difficoltà  a trovare finanziamenti presso le banche, rese prudenti dalla crisi. Avrà  sportelli in ogni regione, per essere più vicina al mondo produttivo e anche i presidenti degli enti locali verranno coinvolti nelle decisioni. La Banca pubblica d’investimento (Bpi) non si sostituirà  però alle banche, ha precisato il governo. In un primo tempo, concentrerà  in un unico organismo le strutture esistenti, cioè Oseo (controllata al 61% dallo Stato), la parte della Caisse des dépà´ts et consignations che si occupa del sostegno alle imprese e il Fondo strategico d’investimento, creato da Sarkozy nel 2008. Avrà  inoltre accesso a nuove risorse, in particolare al risparmio delle famiglie collocato nel libretto «sviluppo durevole», il cui tetto massimo è stato raddoppiato. Si tratta di uno dei bracci armati del ministero del Rilancio produttivo, che ha il compito di «reindustrializzare» la Francia. Ma per creare la nuova struttura c’è bisogno di expertises (giuridiche, finanziarie, contabili). E qui, in questo dettaglio operativo, si è inserito un demonio, su cui l’opposizione di destra si è buttata, accusando Arnaud Montebourg, ministro del Rilancio produttivo, di «conflitto di interessi». È stata indetta una gara d’appalto per l’ expertise , vinta dalla banca d’affari Lazard, che piloterà  la creazione della nuova struttura pubblica. Numero due di Lazard France è il banchiere Matthieu Pigasse, azionista di Le Monde e proprietario del settimanale Inrockuptibles , che di recente ha affidato la direzione a Audrey Pulvar, giornalista che è stata costretta ad abbandonare il suo lavoro alla tv e radio pubbliche perché compagna del ministro Montebourg. Chi ha scelto Lazard, un gigante della finanza? Montebourg afferma di non essere neppure stato messo al corrente della scelta, di cui «si rammarica»: «Trovo che una banca pubblica non debba venire realizzata da banchieri – ha spiegato – perché il nostro obiettivo non è fare una banca che assomigli alle altre banche». La scelta è stata fatta dal ministro delle finanze, Pierre Moscovici, che difende il suo operato: «Non c’è stata nessuna forma di intervento politico in questo caso – ha affermato – la procedura è stata normale, trasparente e irreprensibile. Lazard dà  consigli tecnici, mentre le missioni della Bpi saranno definite dalla politica».


Related Articles

PIà™ LABOUR MENO ELETTORI

Loading

I laburisti hanno fatto enormi progressi, mentre i partiti al governo, conservatori e liberaldemocratici (Libdem), hanno subito rudi disfatte: eppure il quadro è meno netto di quanto possa sembrare.

«La strategia turca della guerra da Diyarbakir a Mosul»

Loading

Kurdistan. Intervista al giornalista turco Murat Cinar: «Erdogan ha cambiato strategia per salvarsi e ora colpisce chi due anni fa è stato protagonista del processo di pace con i kurdi»

La lotta dei contadini contro gli usurpatori

Loading

Paraguay. Intervista con Balbuena, Coordinatrice nazionale delle Organizzazioni di lavoratori rurali e indigeni, all’indomani della decisione del governo di indagare sulle proprietà  «mal acquisite». La questione sociale del Paese più scottante è agraria, rappresentata dagli 8 milioni di ettari «comprati» con la dittatura

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment