Censimento, Istat: “Organizzazioni non profit raddoppiate, sono oltre 470 mila”

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ROMA – Un campione di 260 mila imprese, oltre 470 mila organizzazioni non profit e 13 mila istituzioni pubbliche. Sono questi i numeri del 9° Censimento industria e servizi, istituzioni non profit e istituzioni pubbliche, presentato oggi a Roma dal presidente dell’Istat Enrico Giovannini. Una rilevazione “non delle imprese ma per le imprese” che servirà  anche come “contributo alle decisioni di politica economica e per lo sviluppo”, ha sottolineato Giovannini. “In situazioni difficili e complesse risultano importanti tutte le informazioni di dettaglio sulla struttura economica del Paese – aggiunge – sul modo in cui le imprese hanno reagito o si sono confrontate con le sfide imposte dalla congiuntura economica”.

Il nuovo censimento non sarà  come in passato un periodico monitoraggio delle aziende, ma l’idea è quella di una rilevazione continua. Alle informazioni tradizionali prese dagli archivi amministrativi, si aggiunge infatti un registro statistico dell’occupazione i cui dati, insieme a quelli tradizionali sul sistema impresa, saranno utilizzati per le indagini sull’andamento dell’imprenditorialità  italiana. Per quanto riguarda i dati, il censimento non coinvolgerà  direttamente tutte le realtà  imprenditoriali (circa 4,5 milioni nel nostro paese) ma un campione rappresentativo composto dal 260 mila unità  di cui fanno parte tutte le grandi imprese e circa 190 mila aziende di piccole e piccolissime dimensioni. La scelta, spiega l’Istituto, è legata alla volontà  di ridurre al minimo “il fastidio statistico” per le imprese già  impegnate a fronteggiare la crisi.

A distanza di dieci anni dall’ultima rilevazione, il nuovo censimento riguarderà  anche le 474.765 istituzioni non profit. “Dopo dieci anni rientriamo in questo campo che è cambiato molto: nel 2001 le organizzazioni non profit censite erano 230 mila oggi sono più di 470 mila – aggiunge Giovannini -. È importante conoscere questo mondo e non ci fermeremo alla dimensione economica ma analizzero anche l’impatto in termini di cittadinanza attiva”. Infine il censimento coinvolgerà  anche 13 mila istituzioni pubbliche: tutti gli organi costituzionali, gli enti locali, le autorità  amministrative etc.

Per quanto riguarda le zone colpite dal sisma in Emilia, il censimento sarà  effettuato tenendo conto delle particolari condizioni delle imprese e delle organizzazioni non profit. Nella selezione, infatti, da campione sono state escluse le piccole e medie imprese attive nei comuni colpiti dal sisma e in loro sostituzione, ne sono state incluse altre operanti nelle stesse province, ma che si trovano in zone non toccate dal terremoto. Alle imprese di maggiori dimensioni e alle organizzazioni non profit è riservata un’attenzione particolare, attraverso numeri telefonici di assistenza e la multicanalità  per la restituzione dei questionari.

La spedizione dei questionari a imprese e istituzioni non profit è partita il 3 settembre e si concluderà  il 14 dello stesso mese. Per tutte le rilevazioni il termine delle operazioni censuarie è il 20 dicembre 2012. I dati saranno diffusi entro la seconda metà  del 2013. La data di riferimento del censimento è il 31 dicembre 2011. Per quanto riguarda le istituzioni pubbliche la prima fase della rilevazione è stata avviata il 26 luglio e terminerà  il 20 settembre, la seconda si svolgerà  tra il 1 e il 20 dicembre 2012. (ec)

 

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