by Sergio Segio | 6 Settembre 2012 23:00
Zanzotto sostiene anche che chi non ha visto
morire accanto
a sé un compagno in tempo di guerra e chi si giudica
un sopravvissuto non può essere felice: è vero
è tortuosamente vero, perché anche io non riesco
a dimenticare i morti nel manicomio, i loro
piedi nudi nella terra, il loro vomito sicuro,
quei pochi stracci vinti dalla dimenticanza
dei parenti, quelle lenzuola sempre alte
troppo alte per degli uomini che non piacevano
agli altri e che diventavano letali
solo perché erano malati; per quelle
tristissime esequie si sono levate in preghiera
le mie mani di ragazza giudicata erroneamente
ragazza madre quando avevo una famiglia di tutto
rispetto che però e chissà perché era stata
cancellata dalla santa madre chiesa
Alda Merini
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