Addio al capitalismo nichilista
Esso ha portato alla massima espansione le caratteristiche del capitalismo precedente e ha trasformato valori e modelli di vita dei singoli. Ossessionato da crescita e potenza tecnica «in una condizione di libertà di massa centrata sul mercato globale», ha dato vita a un Superuomo che si è visto «ampliare gli spazi per la libertà di scopo», vale a dire autorizzare a stabilire autonomamente il bene e il male. Cosicché, accanto alla crisi economica e finanziaria, nella realtà dell’Occidente appare la fine del soggetto sociale. L’infarto che ha fermato il capitalismo ci fa scoprire più indebitati, più diseguali, soli, impoveriti di valori. Per Magatti è necessario ricucire i legami interrotti, ricreando un cittadino capace di riconoscere il rapporto di reciproca interdipendenza.
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Di Karel Kosík, filosofo cecoslovacco, si parlò molto in Italia all’inizio degli anni Sessanta e fino alla Primavera di Praga, che certamente lui nutrì con il suo pensiero critico e dissidente, poi sempre meno fino a un completo silenzio. Quando morì nel 2003, a 77 anni, la rivista aut aut — la stessa che nel 1961, grazie a Enzo Paci, lo aveva fatto conoscere — gli dedicò un dovuto omaggio.
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