Si arena il maxi decreto sulla salute Dubbi sulla copertura (e gli stili di vita)
ROMA — Bibite gasate e slot machine frenano il decretone sulla sanità che dovrebbe essere esaminato dopodomani nel Consiglio dei ministri, che ora rischia di slittare. Scadenza a rischio a causa dei dubbi su alcune norme. Il ministro Renato Balduzzi resta però fiducioso: «Spero di rispettare gli impegni. In caso contrario si tratterà di problemi tecnici e l’eventuale slittamento non è un problema».
Nella riunione del pre-consiglio, ieri i tecnici di alcuni dicasteri hanno chiesto chiarimenti. Preoccupazioni soprattutto sulla copertura, sulla compatibilità con leggi europee e di ordine procedurale. In queste 48 ore ci saranno approfondimenti. Domani la decisione. Andare avanti o aspettare una settimana ancora? Una delle ipotesi è di scorporare alcune parti del provvedimento (ad esempio, quello sulla non autosufficienza) e presentarle sotto forma di disegno di legge.
Tra le norme che rendono meno agevole il cammino del decretone super nutrito (27 articoli che toccano diversi ambiti del mondo sanitario), la tassa triennale sulle bevande gasate e i superalcolici. La previsione è di ricavarne 250 milioni all’anno per finanziare attività legate alla non autosufficienza e all’assistenza dei più deboli. Le aziende subiranno un prelievo di 7,16 euro ogni cento litri di bevande sul mercato (50 euro per i superalcolici). Di conseguenza i prezzi per il consumatore aumenteranno. Una dissuasione all’acquisto, secondo il governo.
Obiettivo, avviare il cittadino verso stili di vita corretti. Le industrie insorgono, ritengono la tassa ingiusta e inutile sul piano dell’efficacia. «Ci siamo impegnati con il ministro a ridurre entro il 2014 grassi, zuccheri e sodio in diversi prodotti, soft drink inclusi. Le analcoliche contengono 40 calorie ogni 100 grammi», replica Assobibe-Mineracqua. Il ministero dello Sviluppo ha chiesto chiarimenti.
Poi ci sono le norme di contrasto al gioco d’azzardo col divieto di collocare slot machine a 500 metri almeno da scuole e ospedali. Le Finanze temono contraccolpi negativi. Già nel periodo gennaio-giugno le entrate legate ai giochi sono calate del 5,7%, meno 404 milioni. «Rischiamo la paralisi e che venga azzerata l’offerta di gioco legale a vantaggio della riemersione dell’illegale», è il timore di Confindustria sistema gioco Italia. A sostegno di Balduzzi interviene invece il cardinal Bagnasco: «Ben vengano le misure che correggono. Una società non può reggersi su queste attività ».
Dubbi, inoltre, sulla riforma della medicina territoriale: aggregazioni obbligatorie di medici di famiglia per garantire un’assistenza 24 ore su 24. Le Regioni oggi incontrano di nuovo Balduzzi. E pongono eccezioni. La Lombardia chiede la non obbligatorietà , il Veneto promette emendamenti. Il governatore Formigoni è tagliente: «Molto fumo…».
I tecnici di alcuni dicasteri hanno rilevato problemi di copertura. Il ministro però li esclude: «Non ci sono oneri. Il decreto è equilibrato sul piano delle risorse. I ministri non sono divisi, una discussione normale. Il testo ha una sua completezza, sarebbe meglio non smembrarlo». E sulle critiche che riguardano il suo presunto tentativo di condizionare gli stili di vita degli italiani: «Nessuno Stato etico. Abbiamo il dovere di responsabilizzare i cittadini e di contrastare le dipendenze, specie se riguardano i giovani». Oltre a bibite e slot machine il decreto interviene sulla vendita di sigarette ai minori, con multe severe ai tabaccai che non accertano l’età dell’acquirente.
I partiti si limitano a commenti parziali e non entrano nel merito complessivo del provvedimento. Ignazio Marino, del Pd, non condivide la riforma dell’intramoenia (libera professione dei medici in ospedale oltre l’orario di servizio). Nel Pdl Mariastella Gelmini, Maurizio Gasparri e Domenico Gramazio attaccano Balduzzi per la tassa cosiddetta anti-Coca Cola (sulle bibite).
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