Rcs svaluta la Spagna per 300 milioni

by Editore | 1 Agosto 2012 7:29

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MILANO â€” La recessione si fa sentire sul comparto dei titoli media quotati a Piazza Affari. Nel semestre le vendite di Rcs Mediagroup, Mediaset e del Sole 24ore hanno marcato un forte calo e lo stesso hanno fatto i margini di queste aziende. Il conto più salato è toccato al gruppo di via Solferino che per colpa delle svalutazioni legate alle attività  spagnole ha chiuso in profondo rosso. A fronte di ricavi in calo del 10,5% a 800 milioni, Rcs ha registrato una perdita di 479 milioni, di cui 305 relativi alle rettifiche su Unidad Editorial, il cui valore oramai si è ridotto di due terzi rispetto ai prezzi di carico. Questa maxi perdita obbliga Rcs a reintegrare il patrimonio sceso a 355,6 milioni (dai 716,8 di fine 2011) e in proposito il gruppo ha convocato un assemblea per il 23 ottobre, data entro cui i soci decideranno come rafforzare il capitale.
Gli azionisti di Rcs potrebbero dotare la società  di nuove risorse attraverso un aumento, oppure studiando altre soluzioni come quella di un bond convertibile. Toccherà  invece al nuovo amministratore delegato Pietro Scott Jovane stilare le linee guida del piano industriale e definire il perimetro del gruppo, programmando nuove dismissioni sulla stregua di quanto fatto con Flammarion. Oltre a riequilibrare il patrimonio, Rcs deve anche ridurre l’indebitamento perché entro un anno dovrà  coprire la maggior parte delle sue linee di credito. A fine giugno il gruppo aveva un miliardo di passività , cifra che dovrebbe ridursi a circa 800 milioni dopo la vendita dei libri francesi. Intanto Jovane si sarebbe già  avviato per predisporre un piano di sviluppo per rilanciare i ricavi con un occhio di riguardo alle attività  multimediali. Detto questo Rcs continuerà  anche a ridurre i costi, e dopo 255 milioni di risparmi del 2011, quest’anno ha programmato tagli per 70 milioni. Se le attività  spagnole hanno affossato i conti di Rcs, la tenuta delle attività  di Telecinco ha risollevato i risultati consolidati di Mediaset. In Italia l’emittente tv ha registrato ricavi in calo del 10,9% a 1.525,8 milioni (male anche la raccolta di luglio e agosto scesa del 20%), il risultato operativo si è dimezzato a 114,4 milioni nonostante il taglio dei costi operativi (-7,6%) e i profitti sono crollati del 78% a 27,5 milioni. In Spagna a fronte di 474 milioni di fatturato (-12,3%), Mediaset ha realizzato 37,6 milioni di utili: la metà  rispetto allo stesso periodo 2011 ma più di quanto incassato a livello nazionale. E così il gruppo del Biscione ha chiuso il semestre con ricavi in calo a 1,99 miliardi, profitti crollati del 73% a 43 milioni e debiti in discesa a
1,69 miliardi anche grazie all’aumento dei flussi di cassa (saliti nel semestre a 303 milioni). Non ha invece problemi di debiti, Il Sole 24Ore, che a fine giugno aveva ancora 41 milioni di cassa derivanti ancora dal collocamento. Il gruppo che in autunno presenterà  un nuovo piano industriale, ha chiuso il semestre con ricavi per 229,6 milioni (-5,7%) e una perdita di 8,4 milioni, in diminuzione di 3,9 milioni rispetto al primo semestre 2011.

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