La Bundesbank critica Draghi Giù le Borse, risale lo spread
FRANCOFORTE — Avvio di settimana difficile per i mercati, con la questione della Grecia tornata al centro dell’attenzione, a ridosso di importanti incontri del governo di Antonis Samaras ad Atene, Berlino e Parigi. Mentre le speranze degli investitori per un intervento della Banca centrale europea oltre determinati limiti ai tassi di interesse dei titoli di Stato dell’eurozona hanno spronato i mercati e ridotto gli spread. Ma l’euforia per un nuovo piano di intervento della Bce è stata frenata a metà giornata, perché le indiscrezioni sono state giudicate «fuorvianti» dall’Eurotower. Mentre la Bundesbank ha ribadito la sua valutazione «critica» su nuovi acquisti di bond allo studio in Bce, che potrebbero essere «illimitati», secondo quanto riferito anche dal membro tedesco del board Jà¶rg Asmussen, tuttavia su posizioni opposte a quelle della banca centrale tedesca e ligie alla linea del presidente Mario Draghi.
Dichiarazioni e controdichiarazioni, in una giornata in sé priva di dati fondamentali, e partita bene, in avvio di seduta, sulla scia delle indiscrezioni pubblicate di Der Spiegel a proposito di un piano di interventi della Bce mirati a contenere gli eccessivi sbalzi dei rendimenti dei Paesi dell’eurozona, facendo scattare gli acquisti di titoli di Stato da parte dell’Eurotower. Ma la gelata della Bce — «è assolutamente fuorviante scrivere di decisioni che non sono state ancora adottate» — diretta anche contro il portavoce del ministero alle Finanze, il quale aveva ravvisato una «problematicità » nelle indiscrezioni sui piani della Bce, ha fatto virare in negativo le Borse, e Milano è arrivata a perdere fino al 2%, prima di recuperare e limare le perdite all’1%, mentre Madrid ha perso l’1,2%, Londra lo 0,48%, Parigi e Francoforte lo 0,2% e lo 0,1%. Nel frattempo, lo spread fra i Btp e i Bund tedeschi è tornato a quota 429 punti base, con un rendimento dei decennali italiani a quota 5,79%, mentre in mattinata il differenziale si era assottigliato a 415 punti base, segnando il minimo dal 4 di luglio.
A frenare l’euforia dei mercati è intervenuta inoltre, come accennato, anche la Bundesbank, dichiarando nel nuovo bollettino di agosto di rimanere «critica riguardo all’acquisto di titoli di Stato della zona euro, che implicherebbe considerevoli rischi per la stabilità » finanziaria, perché molto vicini ai finanziamenti statali, proibiti dai Trattati. Tuttavia si tratta ancora di riserve, per ora, non di un’opposizione aperta, in quanto i nuovi piani di acquisti di bond sul mercato secondario sono in via di elaborazione da parte di diversi comitati della Bce, i cui risultati sono attesi entro la prossima riunione del Consiglio direttivo il 6 di settembre. Le critiche della Bundesbank, rimbalzate anche in Italia, sono state definite dal ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, come «disturbi che non fanno merito a chi parla»; mentre per il coordinatore delle Commissioni economiche di Montecitorio Francesco Boccia, del Pd, le riserve della Buba «sono inaccettabili, così come è imbarazzante il condizionamento politico della stessa Banca centrale tedesca».
Comunque sia, i nuovi interventi di acquisto di bond allo studio saranno «molto diversi» dai precedenti, ha sostenuto Asmussen in un’intervista al quotidiano Frankfurter Rundschau. Spiegando che gli interventi sono ritenuti necessari per migliorare la trasmissione della politica monetaria, e agiranno nel mercato secondario, nel rispetto del Trattato, ma solo «dopo che è stato inoltrata una richiesta ai fondi salva Stati Efsf e Esm» dai Paesi in difficoltà . In linea con la Bce, ma anche con Berlino.
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