Biglietti meno cari e più passeggeri i tre mesi della sfida Italo -Trenitalia
L’associazione analizzando offerte e promozioni delle tariffe su Internet, assegna a Italo la palma d’oro della convenienza rispetto a Frecciarossa: 47 a 63 euro, il costo medio più basso di un biglietto da Roma a Milano comprato a giugno. Mentre, il mese dopo, la differenza tra i due contendenti si è dimezzata, ridotta a 8 euro.
«Questo perché Trenitalia ha moltiplicato le offerte per diventare più appetibile: la concorrenza fa bene». Non han dubbi Paolo Martinello, presidente dell’associazione in difesa dei consumatori. Festeggia Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato Ntv perché «siamo convinti di essere competitivi». Più di un dubbio invece ce l’ha Gianfranco Battisti, direttore divisione passeggeri di Trenitalia: «Contestiamo la ricerca, poco scientifica: i nostri prezzi sono i più bassi e lo dimostrano i biglietti a 9 e 19 euro, andati a ruba. Alla concorrenza siamo favorevoli, solo che vorremmo andare anche noi in Europa. E vinceremmo». Lo dice convinto, soprattutto dopo che Frecciarossa è stata votata dal Financial Times miglior linea dell’alta velocità per la qualità del servizio rispetto a Francia e Germania.
Comunque, il risultato finale di sconti e rivalità è che pagando meno si viaggia di più, tutti: Italo annuncia infatti una crescita del 15% rispetto a giugno e Trenitalia risponde con un luglio da guinness dei primati: due milioni e mezzo di viaggiatori sull’alta velocità di cui più della metà ha pagato tariffe ribassate. E vediamo come.
A raccontare grazie ad un lavoro certosino sconti e prezzi, è un team coordinato da Michele Cavuoti, responsabile del centro prodotti e tariffe di Altroconsumo. «Abbiamo passato al setaccio tutte le offerte quotidiane di viaggio sulla tratta Milano-Roma. Poi fatto una media delle tariffe più economiche e messo a confronto i due operatori». E sono quasi 5000 i treni vagliati per scoprire, nel test di giugno analizzando le tariffe minime acquistabili entro due mesi, che il biglietto più appetitoso per Trenitalia era di 29 euro, quello medio di 63 e il massimo 91 mentre Ntv offriva una media di 47, 30 il più basso e 88 il più caro.
Dallo studio arrivano anche consigli per risparmiare. In primo luogo evitare se si può i week end, cari per tutti e due gli operatori. Poi meglio anticipare
l’acquisto, ma non troppo. Comprando un biglietto per l’indomani il prezzo, ad esempio, è di ottanta euro, con una settimana di anticipo si pagano dieci euro in meno, venti se si acquista 15 giorni prima, trenta di sconto se ci si muove tre settimane prima della partenza, ma ad un mese dal viaggio il costo tende a risalire.
Nella guerra dei prezzi a chiarire quanto siano reali le offerte è la tabella elaborata dagli studiosi che sono riusciti a
pagare con Frecciarossa 9 euro un biglietto da Roma a Milano, ma una volta sola su 1802 tentativi, mentre nel 40% dei casi il costo è stato di 49 euro, di 59 nel 22% e di 86 in un altro 20%. Con Italo il prezzo minimo trovato era indiscutibilmente più alto: 30 euro e così l’hanno pagato nel 26% dei casi, 45 euro è costato il 27% dei biglietti e 88 euro il 7%. «Per avere un trasporto ferroviario più efficiente e conveniente bisognerebbe avere più gestori, disponibili anche sulle tratte regionali, per i treni dei pendolari. Ma in Italia c’è una stranezza: chi gestisce l’intera struttura ferroviaria, binari e stazioni, fa parte dello stesso gruppo di Trenitalia. Una barriera alla libera concorrenza di cui dovrà occuparsi il garante dei trasporti», chiede Altroconsumo. Perché a guadagnarci non siano solo i viaggiatori dell’Alta velocità , ma tutti, pendolari compresi.
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