by Editore | 30 Luglio 2012 12:57
Un detenuto tunisino di 25 anni, S. l’iniziale del cognome, con problemi psichici, si è impiccato nella notte nel carcere di Regina Coeli utilizzando l’elastico dei suoi slip, nonostante fosse controllato a vista dalle guardie. A darne notizia, è stato il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni.
L’uomo, nel carcere romano da pochi giorni, era ricoverato nel centro clinico di Regina Coeli “per un problema fisico momentaneo, derivante forse dall’arresto”, come spiega il direttore di Regina Coeli, Mauro Mariani. Stava scontando una pena per reato di rapina e resistenza a pubblico ufficiale. ”L’episodio è avvenuto alle 11.30 di ieri notte al momento dello spegnimento delle luci. Il detenuto aveva problemi mentali e per questo era guardato a vista 24 ore su 24″, ha raccontato Marroni durante una conferenza stampa per denunciare, come anche da rilievi della Asl, le condizioni igieniche e strutturali “catastrofiche” del centro clinico del carcere di via della Lungara.
”E’ stata una modalità davvero particolare – ha detto il direttore del carcere di Regina Coeli, Mauro Mariani – perché il detenuto ha utilizzato, per impiccarsi, l’elastico dei suoi slip. Era da pochi giorni in carcere e già aveva procurato dei problemi a causa del suo comportamento aggressivo e violento. Ci volevano tre poliziotti per tenerlo”. Mauro Mariani ha spiegato che “lo psichiatra aveva disposto la sorveglianza a vista e il 7 agosto era stata fissata una perizia. Ma anche con un controllo continuativo queste cose possono succedere. Le luci andavano spente, c’è sempre un limite tra il rispetto della dignità delle persone e la prevenzione dei pericoli, soprattutto con una persona già fragile psicologicamente”, ha concluso Mariani.
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