Separazioni in aumento: 88 mila nel 2010
La durata media del matrimonio al momento dell’iscrizione a ruolo del procedimento risulta pari a 15 anni per le separazioni e a 18 anni per i divorzi. L’eta’ media alla separazione e’ di circa 45 anni per i mariti e di 42 per le mogli; in caso di divorzio raggiunge, rispettivamente, 47 e 44 anni. Questi valori sono in aumento per effetto della posticipazione delle nozze verso eta’ piu’ mature e per l’aumento delle separazioni con almeno uno sposo ultrasessantenne.
La tipologia di procedimento maggiormente scelta dai coniugi e’ quella consensuale: nel 2010 si sono concluse in questo modo l’85,5% delle separazioni e il 72,4% dei divorzi. La quota di separazioni giudiziali (14,5%) e’ piu’ alta nel Mezzogiorno (21,5%) e nel caso in cui entrambi i coniugi abbiano un basso livello di istruzione (20,7%). Il 68,7% delle separazioni e il 58,5% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli avuti durante il matrimonio. L’89,8% delle separazioni di coppie con figli ha previsto l’affido condiviso, modalita’ ampiamente prevalente dopo l’introduzione della Legge 54/2006.
Nel 20,6% delle separazioni e’ previsto un assegno mensile per il coniuge (nel 98% dei casi corrisposto dal marito). Tale quota e’ piu’ alta nelle Isole (24,9%) e nel Sud (24,1%), mentre nel Nord si assesta sul 17%. Gli importi medi, invece, sono piu’ elevati al Nord (520,4 euro) che nel resto del Paese (447,4 euro). Nel 56,2% delle separazioni la casa e’ stata assegnata alla moglie, mentre appaiono quasi paritarie le quote di assegnazioni al marito (21,5%) e quelle che prevedono due abitazioni autonome e distinte, ma diverse da quella coniugale (19,8%).
(DIRE)
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