Parigi, spese pazze a Sciences-Po bufera sulla scuola della élite

Loading

PARIGI – Prestigiosa ma un po’ troppo disinvolta nella gestione dei suoi bilanci: la Corte dei conti punta il dito contro Sciences Po, una delle più autorevoli grandi scuole francesi, quella in cui si ritrovano i più fini analisti della politica, della società  e dell’economia. Non una qualsiasi facoltà  di Scienze politiche, bensì l’istituto basato sulla meritocrazia che forma una parte dell’élite dirigente del paese. Negli ultimi quindici anni è stata rivoluzionata da Richard Descoings, personaggio sui generis del mondo universitario francese, scomparso brutalmente pochi mesi fa. Oggi, proprio la sua gestione, eccentrica intelligente e autocratica, è messa sotto accusa dai magistrati contabili.
Sciences Po è una scuola senza equivalenti all’estero, co-gestita da un istituto pubblico e da una fondazione privata, con una governance difficilmente comprensibile per un profano. Descoings l’ha messa sottosopra, ha cercato di aprirla a classi sociali che ne erano escluse, ha promosso l’introduzione di nuovi insegnamenti. I suoi metodi sono stati spesso contestati, così come il suo stipendio, 27mila euro lordi al mese, una cifra astronomica nel mondo della ricerca e dell’insegnamento. Adesso, è anche la sua gestione a essere contestata.
Secondo le prime indiscrezioni, diffuse da Le Monde, la Corte dei conti si appresta a pubblicare dopo l’estate un rapporto molto severo sull’opacità  della gestione finanziaria: indennità  ai membri del comitato direttivo tra i 10 e i 100mila euro annui senza che il consiglio di amministrazione ne fosse informato; cene in ristoranti di alto livello; missioni in patria o all’estero costose, mentre andrebbero rispettati i modesti limiti fissati ai dipendenti pubblici (60 euro per una camera d’albergo, 15 per un pasto); un milione di euro spesi per il rapporto che il governo aveva affidato a Descoings sulla riforma dei licei; professori che dovrebbero insegnare 128 ore all’anno e non rispettano l’obbligo. Senza dimenticare una politica degli acquisti poco razionale e i numerosi contratti firmati con i fornitori senza tener conto degli interessi dell’istituto.
Non sono accuse da poco, soprattutto in tempi in cui l’università  e la ricerca devono stringere la cinghia. La Corte dei conti, con la sua indagine, ha deciso di ispezionare un’istituzione che si era presa qualche libertà  grazie al suo status di rappresentante dell’«eccellenza francese». I magistrati ci sono andati giù duro e il rapporto conclusivo potrebbe anche contenere la richiesta di un procedimento penale a carico dei responsabili delle irregolarità .


Related Articles

Kotleba, un neonazista presidente di regione

Loading

SLOVACCHIA Voto-shock in Banska Bystrica
Domenica scorsa la Slovacchia ha scioccato mezza Europa. Alla testa della regione di Banska Bystrica è stato infatti eletto Marian Kotleba, che ha un non lontano passato da militante neonazista. Al secondo turno delle regionali sfidava il candidato socialdemocratico Vladimir Manka, che aveva sfiorato la vittoria al primo turno.

I consigli della CIA per le sue spie

Loading

WikiLeaks ha pubblicato due documenti riservati che contengono una serie di consigli per gli agenti sotto copertura che vogliono evitare controlli agli aeroporti

Aria di golpe in Armenia, il premier in piazza contro l’opposizione

Loading

Caucaso . Tensione a Erevan dopo la sconfitta in Nagorno. Pashinyan «dimette» i militari che protestano

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment