by Sergio Segio | 10 Luglio 2012 16:10
ROMA – Nell’ultimo anno gli occupati stranieri, comunitari e non, sono aumentati di circa 170mila unità , nonostante la crisi, contro una riduzione degli occupati italiani di ben 75 mila unità , ma il tasso d’occupazione per italiani e stranieri resta negativo. È quanto rileva il Secondo Rapporto Annuale sul mercato del lavoro degli immigrati presentato questo pomeriggio durante una conferenza stampa presso il ministero del Lavoro a Roma. Nonostante il periodo difficile per il mondo del lavoro, spiega il rapporto, gli occupati comunitari ed extracomunitari hanno conosciuto un incremento in termini assoluti equivalente rispettivamente di +42.780 e +127.419 unità . Un dato che rispecchia l’andamento degli ultimi tre anni, dove “il numero di occupati a livello generale ha conosciuto nel caso degli italiani, un decremento costante pari a -1,6% punti nel 2010 e a -0,4 punti percentuali nel 2011. Nettamente difforme la variazione tendenziale osservata nel caso dei cittadini stranieri. Per la componente Ue si registrano un +16,3% nel 2010 e un +6,1% nel 2011; nel caso degli extracomunitari l’andamento è ugualmente positivo ma con dinamica crescente, passando da +6,6% del 2010 a 9,2% del 2011”.
Una dinamica che però appare difforme se si guarda il tasso di occupazione. “L’indicatore in questione – spiega il rapporto – per l’arco temporale considerato presenta performance sostanzialmente negative per tutte e tre le componenti analizzate. La mancanza di sincronicità tra le dinamiche del tasso di occupazione e del numero di occupati e spiegabile in ragione del fatto che, nel caso degli stranieri, la popolazione è cresciuta ben più del numero dei lavoratori (nell’ultimo anno i cittadini Ue di 15 anni e oltre sono aumentati di quasi 9 punti e gli extra Ue di quasi 10) e questo ha dato luogo ad una diminuzione del tasso di occupazione nel triennio 2009-2011”. (ga)
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