by Editore | 23 Luglio 2012 6:03
AURORA (DENVER) — Il poster e una maschera di quel maledetto Batman e poi la pubblicità di un videogioco, “Soldati di sventura”, dove vince chi ne ammazza di più: sono le ultime agghiaccianti prove della strage trovate nell’appartamento che il Joker voleva far esplodere, per provocare una strage dopo la strage. Barack Obama piomba su Aurora e abbraccia i familiari delle vittime, portando a questa cittadina, che l’Fbi aveva eletto tra le dieci più sicure, il cordoglio e la solidarietà impotente dell’America che nel dolore ritrova l’unità . Visita di appena due ore e partenza, a sorpresa, proprio mentre cominciava la veglia per ricordare i 12 morti del
Century 16: la sua presenza, fa capire la Casa Bianca, avrebbe imposto misure di sicurezza che avrebbero stravolto il lutto della comunità . E poi il presidente non vuole strumentalizzazioni in questa campagna elettorale già così divisiva: anche per questo ha sospeso tutti gli spot in Colorado.
Ma nel giorno del lutto e di Obama è sempre più la doppia e inquietante vita di James Holmes — il ventiquattrenne venuto da San Diego che sembra davvero avere inseguito il mito assassino di Joker, lo scienziato pazzo di Batman — a turbare ancora. Come ha potuto lo studente modello di neuroscienze, che sei anni fa — come mostra un incredibile video — era stato invitato allo “science camp” di San Diego a illustrare le sue ricerche, trasformarsi in un killer così sanguinario? Nella conferenza Holmes spiega come il centro delle sue ricerche sia l’»illusione temporale», cioè quel fenomeno che ci illude di poter cambiare il passato: particolare da brivido se pensi che nessuno ci restituirà più Valentina Moser, 6 anni, la più piccola delle vittime, che potevano essere anche di più se non si fosse inceppata la mitraglietta.
“Jim” spiega nel video che i suoi studi sono orientati a studiare la differenza tra realtà e fantasia. Ma gli inquirenti che stamattina gli formalizzeranno le accuse, nella prima apparizione davanti a un giudice, dopo tre notti in cella a sputare su tutto gridando di non avere rimorso, dicono che quella differenza lui la conosceva bene: e parlano di un tipo «freddo, calcolatore e in-
telligentissimo». Le trappole esplosive di cui aveva disseminato l’abitazione — a pochi passi dal laboratorio medico dove lavorava prima di essere sbattuto fuori dall’università per scarso rendimento, due mesi fa, quando ha maturato la strage — le aveva costruite con le sostanze che si era procurato proprio grazie al suo tesserino di specializzando: come un vero scienziato pazzo. Dice però in tv il sindaco Steve Hogan che non è vero che fosse un tipo così isolato: «Abbiamo scoperto che aveva degli amici, che andava a bere con loro il venerdì sera. .. «. Ecco perché adesso la polizia cerca nel computer trovato nell’appartamento che voleva far esplodere, “per uccidere ancora”, il segreto di quella lucida follia, il movente che comunque si nasconde perfino nelle personalità più doppie: come il Joker, come Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Poteva essere fermato? La polemica sulle armi impazza. Holmes ha acquistato quattro armi devastanti in negozi diversi, visto che la legge non impone controlli incrociati. E solo i sospetti del proprietario gli avevano negato l’iscrizione a un poligono di tiro. Così sempre più attivisti chiedono un gesto di denuncia e coraggio a Barack Obama, che qui a Denver quattro anni fa fu incoronato nella convention democratica ma sempre qui in Colorado, uno degli stati in bilico, si gioca oggi la rielezione.
Ma oggi è il giorno del lutto e non delle polemiche politiche, già degenerate prima dello stop alla campagna imposto dalla strage. L’America si raccoglie qui ad Aurora come una famiglia sola, dice il presidente. Una famiglia dove però un ragazzo impazzito, che progetta una strage da Batman, ha solo l’imbarazzo della scelta nell’arsenale di casa.
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