Il mistero svelato delle «Cose»

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«Cose» è il tema della dodicesima edizione del festival di filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo che si svolgerà  dal 14 al 16 settembre. Tra i 200 appuntamenti annunciati in 40 luoghi delle tre città  ci sono con Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Agli ospiti tradizionali del festival, come Massimo Cacciari, Emanuele Severino, Stefano Rodotà  o Umberto Galimberti, Remo Bodei (presidente del Consorzio che organizza il festival), Maurizio Ferraris, tra le lezioni magistrali di questa edizione ci saranno l’epistemologo Bruno Latour, il filosofo americano John Searle, oltre che Krzysztof Pomian e Peter Sloterdijk. Forte è anche l’attenzione sul lavoro. Se il sociologo britannico Richard Sennet interverrà  sulle matrici comuni tra lavoro artigiano e artistico (sull’onda della riflessione del suo ultimo volume «Insieme»), Ota de Leonardis rifletterà  sulle sue trasformazioni, mentre Enzo Rullani tornerà  a occuparsi dei mutamenti del processo produttivo e di lavoro della conoscenza. 
Quello della «cosa» è un argomento tra i più fondamentali del sapere filosofico. Non riducibile a oggetto di consumo, né di puro e semplice dominio, nella «cosa» si manifesta in realtà  il carattere immutabile dell’Essere oppure l’eccedenza del suo significato rispetto alla capacità  di nominare gli oggetti o le esperienze. Alla riflessione metafisica, si aggiungerà  quella sui meccanismi di reificazione e omologazione, in una società  dove le identità  vengono consumate come merci. Ne parlerà  Zygmunt Bauman, che riflette da anni sulla condizione della «società  liquida». E poi il sociologo britannico Scott Lash che si occupa dell’industria del consumo. Roberto Esposito presenterà  una riflessione sulle conseguenze delle bioingegnerie sul corpo umano. Quello della «cosa» costituisce un interrogativo anche per le teorie morali e l’economia. Interverrà  Serge Latouche che affronterà  un concetto molto usato di questi tempi in Italia, quello dell’«austerità », mentre Enzo Bianchi e Sergio Givone si soffermeranno sul carattere di gratuità  del dono e sul concetto di debito, anch’esso molto presente nel dibattito di questi ultimi mesi. 
Promosso dal «Consorzio per il festivalfilosofia» composto dai Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Provincia di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, il festival ha registrato l’anno scorso 176 mila presenze. Il terremoto che ha colpito a ripetizione la Bassa Modense ha lasciato il segno anche sul festival della filosofia. «Il tema scelto per quest’anno – ha sostenuto il sindaco di Modena Giorgio Pighi – ha una permeabilità  che si presta ad abbracciare temi che andranno per forza toccati, senza che ciò risulti come una forzatura». Numerose sono le mostre dedicate al tema del festival. Segnaliamo quella alla manifattura Tabacchi di Modena dedicata al fotografo statunitense Edward Weston che espone 110 stampe originali. Il programma completo del festival è consultabile su www.festivalfilosofia.it.


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