Il corpo di Lenin e quei segreti nascosti nel Mausoleo

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Il Mausoleo di Lenin (costruito tra il 1924 e il 1930) e il corpo che conserva da poco meno di novant’anni sono oggetto di dispute sul fronte del diritto d’autore.
Dal 1953 al 1961 proprio in quel luogo era stato conservato, con la stessa tecnica, il corpo di Stalin sul quale non è stato esteso il diritto d’autore, ma solo perché é stato seppellito a seguito della decisione assunta dal 22esimo congresso del Partito Comunista.
Sorge spontanea la domanda: oggi in Russia chi detiene i diritti d’autore sul Mausoleo e sul corpo di Lenin? Ai tempi dell’Unione Sovietica l’edificio del Mausoleo e i suoi complicatissimi sistemi erano ritenuti meritevoli di massima protezione per la sicurezza statale e, in quanto tali, erano di competenza degli organi dell’Nkvd-Kgb. Più concretamente, del comando militare del Cremlino.
Fino alla morte di Stalin, il corpo nel Mausoleo figurava formalmente sotto il nome di Laboratorio, anch’esso parte dell’impero della Lubjanka. In seguito il Laboratorio passò al Ministero della Salute dell’Urss.
Oggi a“prendersi cura”del corpo di Lenin è il Centro di tecnologie biomediche della società  di produzione scientifica- Istituto nazionale russo di piante curative e aromatiche del Raschn.
Se il governo opterà  per la sepoltura dovrà  risolvere una serie di questioni giuridiche di non poco conto. Chi abrogherà  il mucchio di ordinanze e disposizioni dipartimentali, tra cui i decreti del governo dell’Urss e le renderà  di pubblico dominio? Una responsabilità  non da poco, considerato il possibile effetto dirompente sull’opinione pubblica. Si avvicinano i 90 anni e sono scaduti tutti i termini possibili e immaginabili di segretezza previsti dalla legge. Perché non si è ancora provveduto alla pubblicazione dei documenti? Perché adesso si trema per i funerali di Lenin? Sono alcune dei quesiti che ancora attendono risposte chiare. Alcuni esperti, inoltre, riferiscono che durante la regolare visita del corpo di Lenin è stata riscontrata una disgiunzione della sutura della testa e un annerimento sul naso. Per lo svolgimento dei lavori di cancellazione delle modifiche scoperte è necessario chiudere il Mausoleo
“dal 1 marzo al 25 aprile 1940…”, secondo quanto riportato su documenti ufficiali. Sono passati 88 anni, ma la composizione chimica rimane ancora nascosta. Oltre alle questioni storiche e di archivio, ne possono emergere altre più spinose, come quella economica. L’inumazione di Lenin porterebbe a svelare la composizione chimica del liquido, alla sua privatizz azione, produzione in massa, vendita nelle farmacie (su o senza ricetta), commercializzazione su Internet ed esportazione.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la moda di costruire mausolei e imbalsamare i capi di Stato defunti divenne internazionale. E fu il knowhow russo a conquistare il mondo interno. Tra le repubbliche socialiste sorelle, ilpro- gettodimaggiorsuccesso fu la conservazione del corpo del bulgaro Georgij Dimitrov, custodito in una tomba monumentale distrutta in seguito all’avvicinamento della Bulgaria all’Occidente. Sia nella Repubblica Popolare Cinese, sia nei Paesi confinanti, comeVietnam e Corea del Nord, sono stati imbalsamati – e si conservano nei mausolei, aperti al popolo per l’adorazione e il culto -, i corpi dei padri fondatori di questi Stati, dei partiti comunisti e delle forze armate popolari. Non occorrono una sviluppata visione politica e conoscenze storiche per capire da chi sono stati copiati tutti questi mausolei, sarcofaghi, sistemi di ventilazione e di condiz ionamento dell’aria. Ma è possibile ancora rivendicare i diritti su quelle opere, dopo che è trascorso tanto tempo?


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