I tagli Lavoratori statali sfoltiti del 10%, dirigenti del 20% Dal pubblico impiego alla Sanità così si risparmieranno 6 miliardi
La spending review corre verso il Consiglio dei ministri di venerdì nella versione più leggera, quella da 5-6 miliardi.
Dura l’opposizione dei sindacati e degli enti locali: il menù dei tagli resta pesante su pubblico impiego (1,2 miliardi con l’operazione di prepensionamenti di circa 10 mila unità con i requisiti pre-Fornero e con il taglio del 10% dei dipendenti e del 20 per i dirigenti); sulla Sanità -Regioni (circa 2 miliardi); sui Comuni (circa 2 miliardi sul fondo di riequilibrio territoriale) e sulle Province (gli accorpamenti di 40-50 unità darebbero 1,2 miliardi). Il resto è affidato alla spending vera e propria che non agirà tuttavia in modo «lineare» nel tagliare i prezzi di acquisto da parte della pubblica amministrazione ma prevederà tagli «variabili» per ciascun tipo di contratto per approvvigionamento di merci e servizi. «Nessuna accetta», ha detto ieri il presidente del Consiglio Mario Monti.
Salta, dopo un serrato contrasto, l’articolo 6 contenuto nella bozza di decreto legge sulla spending review di oltre 80 pagine, che prevedeva il blocco delle tariffe su luce, gas, autostrade e quant’altro. Il viceministro del Tesoro Grilli e gli uffici di Via Venti Settembre avevano giocato questa carta anti-inflazionistica anche per stemperare l’aumento di un punto dell’Iva che comunque non potrà essere evitato il prossimo anno. Ma su questo il ministro dello Sviluppo Corrado Passera è stato inflessibile: troppi danni alle aziende quotate in Borsa. Le risorse recuperate con i tagli e i risparmi della spending review (che ieri intanto ha avuto il via libera della Camera) andranno per quest’anno al congelamento del rincaro di due punti dell’Iva che avrebbe dovuto scattare da ottobre: il costo è di 4,2 miliardi. Risorse sono tuttavia necessarie (circa 700 milioni per le missioni di pace) e circa 1 miliardo dovrà essere destinato al terremoto in Emilia.
Molte le micromisure nella direzione del risparmio che comunque esenteranno Poste e Ferrovie. Nel mirino un drastico taglio del 50 per cento alle auto blu; prevista la possibilità per la pubblica amministrazione di «stracciare» contratti di affitto troppo onerosi per risparmiare sui canoni. Ancora riorganizzazioni previste per Cnr, istituti di geofisica e vulcanologia. Taglio molto forte delle consulenze nella pubblica amministrazione: sarà almeno del 20 per cento.
Non solo risparmi tuttavia, almeno stando alla bozza del decreto in via di negoziazione: all’autotrasporto andranno 200 milioni nel 2013, mentre per l’operazione strade sicure la spesa stanziata sarà per il prossimo anno pari a 72,8 milioni.
Tariffe / Lettera di Monti alle authority “Prezzi adeguati agli investimenti”
Per ora sembra aver vinto Corrado Passera, nel contrasto sulle tariffe con il viceministro del Tesoro Vittorio Grilli. Il ministro per lo Sviluppo era infatti contrario al blocco generalizzato delle tariffe come previsto espressamente dalla bozza del decreto circolata ancora ieri. Nella nuova bozza che, come spiega Palazzo Chigi, è in allestimento, sul blocco si farà retromarcia. Monti ieri del resto ha espresso la sua linea sul fronte delle tariffe con una lettera ai ministeri e alle authority. «Il governo non intende entrare nel merito delle scelte tecniche dei vari organismi ma limitarsi a indicare gli obiettivi e le priorità delle politiche industriali che intende perseguire». Tuttavia – aggiunge Monti – è bene che le autorità competenti «verifichino in che modo i meccanismi di determinazione delle tariffe e delle altre forme di remunerazione delle attività regolate incentivino l’effettiva realizzazione degli investimenti da parte dei gestori».
Auto blu / Spesa per parco macchine e taxi ridotta del 50% già nel 2012
Nel 2013 la spesa per le auto blu non dovrà superare il 50 per cento di quanto speso nel 2011. E’ questa una delle disposizioni anti-sprechi della spending review. A decorrere dall’anno 2013, le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, incluse le autorità indipendenti, non potranno effettuare spese di ammontare superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2011 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi; il predetto limite può essere derogato, per il solo anno 2013, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali già in essere. La Presidenza del Consiglio dovrà ridurre le spese di funzionamento per 15 milioni tra il 2012 e il 2013. Tagli anche ai contributi a favore di radio e tv locali che saranno ridotti di 30 milioni a decorrere dal 2013.
Le locazioni / Affitti congelati e immobili gratis per la Pubblica amministrazione
Catenaccio contro il caro affitto quando c’è in ballo la pubblica amministrazione. Secondo le bozze di circa 80 pagine circolate ieri e in via di ridefinzione in vista di venerdì, si profila un blocco degli adeguamenti Istat relativi ai canoni dovuti dalle amministrazioni per l’utilizzo di immobili in locazione passiva. il locatore avrà facoltà di recedere dal contratto dandone comunicazione entro il 31 dicembre 2012 con lettera raccomandata. Il recesso ha effetto decorsi sei mesi dal ricevimento della comunicazione, salvo termine più breve concordato con l’Amministrazione locataria. Sempre con l’obiettivo stringente di far risparmiare la pubblica amministrazione la cui spesa corre sempre di più negli ultimi anni si profila, nell’ambito del decreto, la possibilità di dare in uso gratuito allo Stato i beni di proprietà degli enti territoriali e viceversa.
Iva / Aumenti di fine anno evitati ma nel 2013 scatto dell’1%
Ivascongiurata per gli ultimi tre mesi dell’anno. Il costo dell’operazione, per la quale vengono utilizzati sostanzialmente tutti gli sforzi della spending review, è di 4,2 miliardi. L’aumento scatterà il prossimo anno ma sarà ridotto: l’aliquota massima salirebbe dal 21 al 22 per cento e quella intermedia dal 10 al 11 per cento. Per sterilizzare completamente l’aumento nel prossimo anno ci sarebbero voluti circa 13 miliardi: probabilmente troppo per gli sforzi della spending review e dunque si è optato per un aumento di un solo punto percentuale. E’ possibile – che come chiede la Commissione europea – si intervenga in modo differenziato anche sui regimi agevolati del 4 e del 10 per cento. A stemperare gli effetti inflazionistici di un eventuale aumento del-l’Iva avrebbe potuto contribuire il blocco delle tariffe che tuttavia dopo essere stato scritto nel decreto è stato escluso.
Società pubbliche / Compensi congelati due anni Per le Regioni nuovi sacrifici
Vengono bloccati gli stipendi per i dipendenti delle società pubbliche. Per due anni, dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2014, le retribuzioni rimarranno ferme e non potranno superare quelle percepite quest’anno. Oltre ai tagli alla sanità le Regioni a statuto ordinario subiranno un taglio dei trasferimenti. Le risorse dovute dallo Stato sono ridotte di 700 milioni per il 2012 e di 1.000 milioni a decorrere dal 2013. È stata invece corretta la norma sul rimborso dei crediti vantati dalle imprese verso la Pubblica amministrazione. Anche nelle Regioni sottoposte a piani di rientro dai deficit sanitari le aziende potranno farsi certificare i crediti che vantano nei confronti del Servizio sanitario nazionale. Saranno i commissari nominati per i piani di rientro delle Regioni a certificare i crediti esigibili – già conteggiati negli stessi piani – per i debiti che gravano sul Servizio sanitario nazionale.
Istruzione / Atenei, 200 milioni in meno più fondi agli istituti cattolici
Cade di nuovo la scure sulle università . Dal 2013 il Fondo per il finanziamento ordinario degli atenei sarà ridotto di 200 milioni. Prevista una riorganizzazione anche per gli enti di ricerca a cominciare dal Cnr, dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e da quello di geofisica e vulcanologia (Ingv). Vengono invece soppressi l’Istituto nazionale di ricerca metrologica, la Stazione zoologica Anton Dohrn, l’Istituto italiano di studi germanici e l’Istituto nazionale di alta matematica. A rischio anche l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale, quello di astrofisica e il Museo storico intitolato a Enrico Fermi. Per le scuole non statali sono in arrivo invece nuovi fondi per 200 milioni. Tra le misure anche un maggiore coordinamento tra gli istituti che formano i funzionari pubblici e una riforma del sistema di reclutamento.
Esodati / Altri 55 mila sono in salvo Compensi ridotti per i Caf
Il nodo degli esodati entra nella partita dei tagli di spesa. Il decreto, come aveva già annunciato il ministro del Lavoro Elsa Fornero, salva altri 55mila lavoratori rispetto ai 65 mila già interessati, ma non è ancora chiaro il meccanismo di salvataggio che verrà adottato. Nel decreto vengono anche ridotti i compensi che lo Stato paga ai Caf (che assistono gli italiani nelle dichiarazioni dei redditi, nei modelli Isee, su inposte e detrazioni). I compensi scendono a 13 euro per ciascuna dichiarazione elaborata e trasmessa e a 24 euro per l’elaborazione e la trasmissione delle dichiarazioni in forma congiunta. Ridotti anche del 10 per cento i trasferimenti a favore dei patronati, che per lo più fanno riferimento ai sindacati. Il fondo Letta, istituito con la Finanziaria del 2010 per il sostegno all’economia reale, ha avuto una riduzione di 39 milioni nel 2012 ma verrà incrementato di 700 milioni nel 2013.
Missioni di pace / Soldati, è l’ora dell’austerity Uranio impoverito, Fondo giù
Meno soldi anche alle missioni di pace che operano sugli scenari caldi del mondo. Vengono ridotte le spese per i contingenti militari in Afghanistan, Libano e altri teatri dove sono presenti i soldati italiani. Il Fondo viene ridotto di 8,9 milioni già per quest’anno. Sarà dimezzato anche il Fondo per le vittime dell’uranio impoverito, con un taglio di 10 milioni di euro a cominciare dal 2012. Quando nacque il Fondo superava i 21 milioni di euro, di cui 9 già erogati. Sono state oltre 600 le domande di risarcimento da parte dei familiari di militari e civili impegnati nelle missioni all’estero. Operatori che si sono ammalati o sono morti per gli effetti letali dell’uranio impoverito. Anche i poliziotti entrano nel decreto dal lato dell’efficienza. Viene previsto che i dipendenti delle forze di polizia di età inferiore a 32 anni, salvo casi eccezionali, debbano essere utilizzati in servizi operativi.
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