Consob dà il via libera a Unipol-Fonsai
MILANO — Unipol-Sai è ormai ad un passo dall’essere realtà . Ieri infatti è arrivato il disco verde della Consob sugli ultimi punti critici: la Commissione infatti ha ritenuto che non ci fossero i presupposti per imporre l’Opa sulla Milano assicurazioni e dunque ha esteso anche all’ultimo anello della catena l’esenzione dall’obbligo di offerta pubblica da parte di Unipol. Via libera della Commissione anche sulla vicenda della manleva: la Consob ha ritenuto che gli impegni presi da Unipol in ottemperanza alle richieste della Commissione (negare manleva e recesso agli amministratori- azionisti del gruppo, dunque ai Ligresti) siano idonei a non far scattare ancora una volta l’Opa. A questo punto la strada verso la partenza degli aumenti di capitale già da lunedì prossimo dovrebbe essere in discesa: la decisione sulla tabella di marcia infatti era già stata presa in mattinata dai due consigli di amministrazione e prevede appunto che la negoziazione dei diritti vada dal 9 al 27 luglio. Il consiglio Fonsai inoltre aveva ribadito «il primario interesse della compagnia» all’aumento da 1,1 miliardi nell’ambito del piano Unipol prendendo atto del «parere favorevole» del Comitato degli indipendenti e confermando a maggioranza (con il no di Salvatore Bragantini, Paolo e Jonella Ligresti) la decisione di procedere all’integrazione con Bologna.
I cda di Unipol e di Fonsai si sono poi aggiornati in tarda serata (quello di Fonsai è cominciato alle 21.30) per fissare le caratteristiche finali dell’aumento: dunque, prezzo di sottoscrizione, numero delle azioni e rapporto preciso tra ordinarie, risparmio e privilegio; infine, il numero esatto di titoli da offrire in opzione alle vecchie azioni. E’ probabile che gli ultimi dettagli in questo senso vengano comunicati stamane. In giornata si riunirà anche il cda della controllante Premafin, che all’ordine del giorno ha – tra l’altro – comunicazioni di Giulia Ligresti al collegio sindacale e lo scioglimento del patto parasociale con Unicredit, come ha richiesto dall’Antitrust per dare a sua volta il via libera all’operazione di fusione tra le quattro società . A ruota dovrebbe partire l’aumento di capitale riservato alla compagnia bolognese. Nelle prossime ore restano comunque da sciogliere una serie di aspetti, non secondari; oltre, ovviamente a dover arrivare l’ok Consob ai prospetti degli aumenti di capitale. Ma il nodo forse più sensibile è quello del consorzio di garanzia (uno solo per entrambi gli aumenti rivolti al mercato) le cui lettere vincolanti non risultano ancora firmate. Nei giorni scorsi si era parlato di qualche difficoltà nel serrare le fila e sicuramente il clima di mercato resta molto difficile. Ma ormai il momento della verità è vicino.
In giornata era arrivata anche una nuova mossa di Sator Palladio: i due fondi, che hanno presentato un’offerta alternativa a quella di Unipol, hanno fatto ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento con il quale «l’Isvap ha autorizzato Finsoe e Unipol ad acquisire il controllo di Premafin e delle sue controllate».
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