Bce, aperture di Berlino Geithner da Schà¤uble: fiducia a Italia e Spagna

by Editore | 31 Luglio 2012 9:10

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BERLINO — Uno: il governo tedesco ha «piena fiducia nell’indipendenza d’azione della Bce», ha sottolineato il vice portavoce della cancelliera Angela Merkel, Georg Streiter. Due: gli acquisti sul mercato secondario di titoli di Stato da parte della Bce «non sono inammissibili» secondo i trattati europei, ha spiegato il ministero delle Finanze. La precisazione è arrivata quasi incidentalmente, dopo che alcuni politici tedeschi — contrari a un secondo round di acquisti di bond da parte dell’Eurotower — avevano ipotizzato un ricorso del governo nazionale davanti alla Corte di giustizia Ue. Resta invece il «no» dell’esecutivo sugli eurobond. Ma Streiter ha anche ricordato come Berlino abbia più volte sottolineato di voler salvaguardare l’eurozona nella sua forma attuale, quindi con tutti i suoi Paesi membri. In linea, ancora una volta, con la posizione del presidente della Bce Mario Draghi, che pochi giorni fa aveva definito «inimmaginabile» un’uscita di Atene dall’eurozona.
Ma ieri, in Germania, l’attenzione è stata catturata soprattutto dalle due tappe del segretario al tesoro Usa Timothy Geithner, che ha prima incontrato sull’isola di Sylt il ministro delle Finanze Wolfgang Schà¤uble e poi a Francoforte, in serata, Draghi. Il quale, a sua volta, vedrà  poi il numero uno della Bundesbank (la banca centrale tedesca) Jens Weidmann — contrario agli acquisti di bond — prima dell’importante Consiglio governativo della Bce di giovedì.
Geithner e Schà¤uble «hanno espresso la loro fiducia per gli sforzi varati dai dagli Stati membri per riformarsi e avanzare verso una maggiore integrazione», si legge in una nota congiunta. I due ministri hanno parlato degli «sforzi considerevoli» varati in questi mesi dall’Italia e dalla Spagna. Un riferimento è stato fatto anche ai progressi di Irlanda e Portogallo (nessun accenno invece alla Grecia). In giornata Geithner ha anche sentito al telefono il ministro dell’Economia francese Pierre Moscovici.
Nel frattempo, continuano a circolare le indiscrezioni sulle mosse che la Bce potrebbe annunciare giovedì prossimo, dopo aver raggiunto un accordo che a quanto sembra ancora non c’è. In ogni caso, in tutta Europa le idee sul tavolo sono diverse. Come un’azione congiunta anti-spread fra l’Ue — che ha varato ma non ha ancora messo in grado di funzionare a pieno regime lo «scudo anti-spread» — e l’istituto di Francoforte. Oppure, oltre a un programma di acquisto di bond, anche un piano di «quantitative easing» stampando moneta. Sono naturalmente solo indiscrezioni e ipotesi. Che comunque arrivano in giorni delicatissimi per l’Eurozona. E piovono su una Germania dove abbondano gli scettici. Un esempio: la Sueddeutsche Zeitung, che ha invitato la Bce di Draghi a non giocare a fare il «superman». Sull’altro versante, invece, c’è per esempio l’ex premier britannico Tony Blair, che sulla Bild ha fatto appello alla Germania perché si impegni nel salvataggio della moneta unica, anche con una parziale condivisione del debito nell’eurozona. Al centro ci sono sempre il ruolo o le posizioni di Berlino, forte di un’economia che nonostante tutto cresce ancora e di un’occupazione che sale (soprattutto, tra l’altro, con contratti a tempo indeterminato). 
Intanto, secondo Der Spiegel, l’ombudsman dell’Unione Europea — il greco Nikiforos Diamandouros — sta esaminando la partecipazione di Draghi al think-tank statunitense di banchieri (centrali e privati) ed economisti «Group of Thirty», per chiarire se costituisca un eventuale conflitto d’interessi con il suo incarico pubblico. Fonti vicine a Francoforte replicano che il G30 è presieduto da Jean-Claude Trichet, che ha tra i suoi membri personaggi come Mervyn King della Banca d’Inghilterra e Jaime Caruana della Bri, e che non è un veicolo di lobbying: non c’è quindi — sempre secondo tali fonti — spazio per potenziali conflitti d’interessi.
A Berlino nel frattempo inizia a prendere corpo l’agenda della cancelliera una volta che sarà  tornata dalle ferie. Oltre all’incontro con il premier Mario Monti, la Merkel volerà  intorno al 16 agosto in Canada per vedere il primo ministro Stephen Harper.

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