21 luglio: “Sgomberi Roma, non rispettati i diritti umani”

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Il campo di via del Baiardo e’ uno degli insediamenti storici della Capitale e uno dei campi cosiddetti ‘tollerati’ dall’attuale amministrazione comunale. Costituito nel 1996, accoglie attualmente 290 rom di origine serba e rumena. Il campo e’ dotato di servizi di base. Nei prossimi giorni le autorita’ intendono trasferire 96 persone, di origine serba, nel nuovo ‘villaggio attrezzato’ a La Barbuta. Ad altre 150 persone, solo donne e bambini, sara’ offerta accoglienza presso il centro comunale di via Visso 12, mentre ai rom romeni, che non risultano essere presenti nei passati censimenti, sono state abbattute oggi le baracche e sono stati invitati ad allontanarsi senza che fosse loro offerta un’adeguata soluzione alternativa. La chiusura del campo di via del Baiardo rientra all’interno delle azioni del piano nomadi, “un piano che oggi- ha commentato il sindaco Alemanno nella sua visita durante le operazioni di identificazione e di sgombero- va avanti”.

L’Associazione 21 luglio, accompagnata da un rappresentante dell’European Roma rights center, ha seguito le diverse azioni che si sono svolte oggi all’interno dell’insediamento. Non vi e’ stata alcuna consultazione reale delle famiglie rom che, senza alcun preavviso hanno visto i loro spazi abitativi occupati da forze dell’ordine, giornalisti, rappresentanti istituzionali. Le azioni si sono svolte sotto l’esplicita minaccia che, chi avesse rifiutato di essere censito e di rilasciare la dovuta intervista, avrebbe dovuto immediatamente allontanarsi dall’insediamento. Molti rom hanno espresso pubblicamente il proprio disappunto e la volonta’ di essere coinvolti in un processo di consultazione.

L’Associazione 21 luglio denuncia come l’imminente sgombero del campo di via del Baiardo stia avvenendo senza il dovuto rispetto degli obblighi internazionali in materia dei diritti umani. “Preoccupa- ha dichiarato il presidente Carlo Stasolla- come l’amministrazione comunale, non potendo procedere, cosi’ come programmato, allo sgombero del campo di Tor de’ Cenci, usi il pugno di ferro all’interno di altri insediamenti con modalita’ che non rispettano la dignita’ della persona umana”. (DIRE)

 

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