Società  civile in Rai, “sia espressione dell’associazionismo familiare”

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ROMA – “Ben venga la presenza del Paese reale specie a fronte di una programmazione televisiva che mal ci rappresenta”: è il commenta Francesco Belletti, presidente del Forum della associazioni familiari alla proposta del leader del Pd Bersani  che ha scritto a quattro associazioni della società  civile – Libertà  e Giustizia, Libera, Se non ora quando e Comitato per la libertà  e il diritto all’informazione- per chiedere la disponibilità  di candidati per il Consiglio di amministrazione Rai. “A Bersani, così come agli altri segretari di partito ricordiamo soprattutto che le famiglie italiane, con il pagamento del canone, costituiscono il vero corpo “azionista” della Rai, eppure non hanno mai avuto alcun ruolo ed alcuna influenza sulla gestione. Come si vede chiaramente dai valori anti familiari e anti infanzia che vengono trasmessi. Un’anomalia che come Forum delle associazioni familiari, in rappresentanza delle cinquanta associazioni aderenti e dei tre milioni di famiglie che ne fanno parte, abbiamo più volte denunciato. Se società  civile deve essere e prima di procedere su ipotesi fantasiose e stravaganti, crediamo opportuno che sia doveroso garantire la presenza delle famiglie nella gestione dell’Ente televisivo, attraverso la designazione di un membro del Cda che sia espressione dell’associazionismo familiare”. “È l’unico modo per garantire, pur nell’eccellenza professionale che nessuno nega alla Rai – conclude Belletti – una rimodulazione della proposta televisiva in chiave family-friendly, e quindi più aderente alla realtà ”.


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