Ristrutturazioni, bonus più ampio il risparmio sale fino a 48 mila euro

by Editore | 29 Giugno 2012 6:38

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ROMA â€” Non solo ristrutturazioni. Il bonus Irpef del 50% contenuto nel decreto sviluppo, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale martedì, si applica a molti altri interventi sulle case, dalla costruzione di un garage all’abbattimento delle barriere architettoniche. E la corsa per accedere agli incentivi, estesi fino al 30 giugno 2013, è già  partita. Usufruirne è semplice: sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile. Nella sua ultima versione la detrazione è molto più generosa: oltre ad essere cresciuta dal 36% al 50%, la legge varata dal governo ha raddoppiato l’ammontare massimo di spese su cui viene calcolata: da 48.000 a 96.000 euro per ogni unità  immobiliare. In soldoni, mentre in precedenza il bonus non poteva superare 17.280 euro, ora può arrivare
fino a quota 48.000. Un credito che il proprietario recupera in dieci rate annuali di pari importo.
Nelle pieghe del decreto, sottolinea l’Ance, associazione dei costruttori, c’è un’ulteriore vantaggio per i contribuenti: il bonus si applica alle spese pagate tra il 26 giugno e il 30 giugno 2013. Vi avranno accesso anche coloro che hanno iniziato i lavori prima dell’entrata in vigore del provvedimento, ma che salderanno dopo quella data. L’unica condizione riguarda le modalità  di pagamento: per evitare frodi dovrà  avvenire con un bonifico bancario o postale sul quale siano indicati la causale, il codice fiscale di chi paga e la partita Iva o il codice fiscale del beneficiario. La lista degli interventi a cui il bonus si applica è lunga. Si comincia dalle manutenzioni straordinarie, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia. Sia effettuati su singole unità  immobiliari di qualunque categoria, anche rurali, e sulle loro pertinenze, sia sulle parti comuni di un edificio condominiale. Quanto alla manutenzione ordinaria, l’agevolazione è limitata alle parti comuni del fabbricato residenziale. Più nello specifico può beneficiare dell’incentivo chi deve ricostruire o ripristinare immobili danneggiati a seguito di calamità  naturali, a patto che sia stato dichiarato lo stato di emergenza. O chi desidera realizzare un’autorimessa o posto auto di altro tipo, anche per proprietà  comuni. Buone notizie anche per chi vuol rendere più sicura la propria abitazione. Il decreto agevola tutti i lavori destinati a prevenire il rischio di furti nelle case, come l’installazione di porte blindate o di sistemi di allarme sui serramenti. E gli incentivi favoriranno l’adozione di misure antisismiche, con particolare riguardo alla messa in sicurezza statica delle strutturali portanti degli edifici, gli interventi di bonifica dall’amianto e l’esecuzione di tutte le opere di prevenzione gli infortuni domestici, a cominciare dall’applicazione di sensori in grado di rilevare la presenza di gas inerti. La legge per lo sviluppo rende infine più economico rendere più tecnologica, accessibile e “verde” la casa: abbattimento delle barriere architettoniche, cablatura degli edifici, contenimento dell’inquinamento acustico, sistemi di efficienza e risparmio energetici.

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