Popoli Ue unitevi sul reddito

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Obiettivo: coordinare i movimenti e le associazioni radicali europee, perché – come ci dice Sara Saleri, una delle tante italiane di Euroalter – «siamo stanchi di sentirci dire che non esistono alternative alle politiche di austerità  e a questa Europa. Noi sappiamo che esistono e lo vogliamo dimostrare». Oggi si conclude al teatro Valle occupato di Roma il TransEuropa Festival, momento di riflessione conoscenza messo in piedi da Euroalter in 14 città  europee. Stasera all’assemblea conclusiva saranno “formalizzate” alcune decisioni. Due di queste sono già  note – si possono leggere i contenuti sul sito euralter.eu dove si trova anche il programma della due giorni al Valle – e riguardano il tentativo di utilizzare il nuovo strumento di partecipazione popolare concepito dall’Unione europea, l’Ice, che permette ad almeno un milione di cittadini di almeno sette paesi europei di presentare una proposta legislativa direttamente alla Commissione. Al Festival verranno presentate le due Ice su cui si stanno concentrando gli sforzi del network di attivisti. La prima mira a stabilire criteri comuni nell’Unione per garantire la libertà  di informazione. La seconda, invece, ha come obiettivo la garanzia di un reddito sociale minimo come diritto continentale. A parlarne – a partire dalle 17 – ci sarà  tra gli altri Guy Standing, professore di Economia all’università  di Bath, in Inghilterra, e fondatore del Bien, il basic income earth network, una organizzazione non governativa che promuove il reddito di cittadinanza per tutti. Tra i principi di Euroalter c’è la consapevolezza che attraverso la cultura è possibile creare società  più giuste e trasparenti. Sono diversi gli eventi artistici in programma nella due giorni e stamattina, alle 10, l’appuntamento è con il collettivo Stalker che proporrà  un percorso inedito nel centro di Roma. Nel pomeriggio si parla, oltre che di informazione e reddito minimo garantito, anche dei diritti delle persone Lgbt, dello sviluppo sostenibile e della chiusura dei Centri di espulsione per stranieri. A partire dalle 19 la sessione di chiusura, a cui partecipa anche il vicedirettore del manifesto Angelo Mastrandrea.


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