Ocse: “Povero quasi il 13% degli over 65”. Appello di Spi-Cgil

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ROMA – In Italia, il 12,8% degli over 65 vive in situazione di povertà , con un reddito inferiore alla metà  della media nazionale. E la percentuale sale al 15,2% tra gli over 75. Lo riporta l’Ocse, nel suo primo Outlook sulla terza età  e sistemi previdenziali. Secondo lo studio, il quadro risulta molto disomogeneo, con differenze importanti di genere e tipo di nucleo familiare. Il tasso di povertà  per le donne over 65 è infatti quasi doppio degli uomini, 16,1% contro 8,1%. Ancora più netta la distanza tra single e persone sposate.
Non solo: le riforme adottate negli ultimi dieci anni hanno pesato sulle pensioni, incidendo sui futuri pagamenti pensionistici pubblici, in genere dal 20-25%, ed avverte che in Italia la spesa pensionistica rispetto al PIL passerà  dal 15,3% del 2010 al 14,9% nel 2015 e al 14,5% nel 2020, per attestarsi nel lungo termine al 14,4%.

“Se non si interviene con urgenza per sostenere i redditi da pensione e per diminuire la pressione fiscale sulle fasce più deboli del paese, il numero di pensionati poveri sarà  destinato drasticamente ad aumentare”. E’ quanto ha dichiarato il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone, commentando quanto emerso oggi dall’Outlook dell’Ocse sulla terza età  e sui sistemi previdenziali.

“La condizione degli anziani e dei pensionati italiani – ha continuato Cantone – è diventata davvero insostenibile a fronte di un reddito bassissimo, di un fisco che è il più alto in Europa e del costante aumento del costo della vita, della sanità , dei prezzi e delle tariffe”.
“Ci appelliamo – ha concluso il segretario generale dello Spi-Cgil – al governo, al Parlamento e a tutte le forze politiche affinché si adoperino per sostenere il potere d’acquisto delle pensioni medio-basse e per migliorare sensibilmente la condizione degli anziani nel nostro paese se non ci vogliamo ritrovare a stretto giro con un esercito di persone indigenti che non hanno la possibilità  di provvedere nemmeno alle proprie esigenze primarie”.

 

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