«Il Comune toglie le panchine per non far sedere gli immigrati»

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Il muro dal quale è stata rimossa la panchina Secondo le opposizioni è «un atto razzista, da Lega padrona». Secondo il sindaco leghista Corrado Centurelli è invece «un atto di buon senso, richiesto dai cittadini». È polemica, aspra, a Terno d’Isola (Bergamo). Da pochi giorni l’Amministrazione comunale ha rimosso le panchine tra piazza Sette martiri e via Mercato. Un paio di «sedili» a disposizione del pubblico. E la reazione dei tre gruppi di minoranza non si è fatta attendere. «Gli amministratori leghisti di Terno d’Isola tolgono le panchine dalla piazza 7 martiri perché si siedono gli extracomunitari. Razzismo, incapacità  di gestire l’ordine pubblico, illegalità . Giù le mani da Terno, stop alla Lega padrona». Questo scrivono le opposizioni.

«Le guardie padane, durante la rimozione ordinata dal Comune, hanno spiegato alle persone presenti che la scelta dipendeva dalla presenza costante di immigrati» aggiunge Luigi Sorzi, candidato sindaco sconfitto al voto nel 2009.

Reagisce anche il segretario provinciale del Pd Gabriele Riva con Giacomo Angeloni, responsabile Integrazione del partito: «Ancora una volta la Lega distrugge invece di costruire».

Il sindaco leghista Alessandro Centurelli, avvocato, non ci sta: «Parlino tutti quanto vogliono. Le polemiche strumentali sono destinate a crollare da sole. Le due panchine rimosse si trovano su un passaggio piuttosto stretto, non nel punto più largo della piazza. Lì spesso si ritrovano alcuni immigrati, ma non è questo il problema, assolutamente: fanno capannello, sono in molti, e spesso le persone non riescono a passare da quella strada. Il problema è viabilistico e di passaggio. Il resto non c’entra proprio nulla»


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