Inail: 920 morti sul lavoro nel 2011. Calo del 5,4% rispetto al 2010

Loading

ROMA – In attesa del prossimo 10 luglio – data di presentazione del Rapporto annuale INAIL 2011 – il commissario straordinario dell’Istituto, Massimo De Felice, ha anticipato oggi, nel corso della “Giornata nazionale sulla salute e sicurezza sul lavoro”, a Roma, alcuni dei principali dati del documento. Nel 2011 sono stati stimati 920 incidenti mortali, per una diminuzione del 5,4% rispetto ai 973 dell’anno precedente. L’analisi di dettaglio rivela che 450 casi sono “in ambiente di lavoro”, in una sostanziale stabilità  (-0,4%) rispetto al 2010 (che, a sua volta, aveva visto una variazione del -4% sujl 2009).
Si tratta di infortuni “denunciati” all’Inail: un criterio di rilevazione accettabile, ma di carattere ancora provvisorio secondo i criteri di definizione statistica. L’infortunio è definito mortale, infatti, se il decesso avviene entro 180 giorni dalla data del suo verificarsi: elemento che consente di basare le valutazioni sul confronto tra stime (relative al 2011) e dati definitivi (degli anni precedenti). 

“La sicurezza degli ambienti di lavoro non tranquillizza”.
Sul totale dei 920 morti sul lavoro, quelli avvenuti “in strada” (ovvero, in occasione di lavoro) sono stati 230: una flessione del 21,2% rispetto al 2010 (292 casi), che già  riduceva del 5,1% il dato 2009 (308 casi). Sono stati, invece, 240 gli incidenti “in itinere” (quelli avvenuti nel corso del tragitto casa/lavoro e lavoro/casa): un numero in aumento del 4,8% in confronto ai 229 precedenti e che, quindi, “riassorbe’ parzialmente la contrazione del 16,4% registrata rispetto al 2009 (274 casi). “La diminuzione del 5,4% subita dal numero totale degli incidenti mortali ha la effettiva determinante nella componente ‘in strada’ – ha valutato De Felice – Non può, quindi, tranquillizzare sulla sicurezza degli ambienti di lavoro”.

Assegnati da domani i 205 milioni di incentivi alle imprese.
Nel corso del suo intervento, De Felice ha ricordato l’Operazione incentivi: gli interventi di sostegno economico disposti dall’Istituto a favore dei progetti di investimenti “in sicurezza” presentati dalle aziende e che, sul versante della prevenzione – principalmente a favore delle micro e delle piccole aziende) – si qualificano come l’iniziativa di maggiore spessore promossa dall’Inail. “Con il bando 2011 sono stati messi a disposizione altri 205 milioni di euro, che si andranno ad aggiungere ai 45 effettivamente erogati lo scorso anno – ha detto De Felice -. Al termine della prima fase, il numero dei partecipanti che hanno presentato progetti ha superato quota 25 mila. Da domani – per tre giorni, secondo un calendario per gruppi di regioni – saranno attivi gli sportelli telematici per l’invio del codice identificativo attribuito alle domande di incentivo inserite dalle imprese entro il 7 marzo scorso. L’assegnazione dei contributi avverrà  sulla base del criterio cronologico di arrivo al sistema informativo”.

Il 35% delle risorse del bando 2012 per ricostruire i capannoni in Emilia.
Il commissario straordinario dell’Inail, infine, ha fatto cenno anche alle risorse stanziate col bando 2012, pari a circa 225 milioni di euro. Il 35% di questo ammontare – secondo quanto stabilito dal Consiglio dei ministri nel decreto sviluppo recentemente approvato – sarà  devoluto alla ricostruzione dei capannoni industriali e alla messa in sicurezza degli impianti danneggiati dal terremoto che ha colpito l’Emilia e le altre province della Lombardia e del Veneto.

 © Copyright Redattore Sociale


Related Articles

Certificati verdi, la scure di Tremonti a rischio 7,3 miliardi di investimenti

Loading

Non è certo che i tagli agli incentivi si tradurranno in risparmi sulle bollette degli utenti

Giappone, il grande malato ricade nella recessione è il flop della Abenomics ora via al voto anticipato

Loading

Giappone. È la quarta in cinque anni per la terza economia mondiale: Pil in discesa dell’1,6% nel terzo trimestre. Il governo si affretta a rinviare il secondo aumento dell’Iva

Il tetto ai manager che non arriva mai

Loading

Il decreto per le società  non quotate sarebbe pronto, ma non si vede

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment