Il vertice Impregilo spiazza Salini e cede il 19% di autostrade brasiliane

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Peccato che proprio su una cedola straordinaria legata alla vendita delle autostrade carioca Salini (azionista con il 29%) aveva basato la sua strategia per conquistare il 12 luglio il cda del gruppo, e poi per provare a portare avanti un’integrazione tra le due società  di costruzioni. Il board di Impregilo, che invece gode dell’appoggio di Gavio (socio al 29,9%), ha dato mandato a degli advisor di valutare l’offerta del partner carioca sul 19% posseduto in Ecorodovias, che permette all’azienda italiana di restare socia al 10% (con diritto di governance e di veto), di realizzare insieme agli Almeida 8 miliardi di reais di lavori già  stanziati (di cui una fetta del 40% andrà  a Impregilo) e di partecipare a nuove gare, anche in vista delle olimpiadi e dei mondiali di calcio. Con i
proventi della vendita di Ecorodovias Impregilo – previa approvazione dell’assemblea che si terrà  a settembre – vorrebbe lanciare un’Offerta parziale sul mercato che in buona sostanza agevolerebbe l’uscita di chi volesse monetizzare parte dell’investimento. Salini si è detto «stupito e
preoccupato» di quest’operazione che valorizza solo una parte di Ecorodovias e che non garantisce di ricavare il prezzo migliore come avrebbe voluto fare il gruppo romano attraverso un’asta (sempre salvo il diritto di prelazione di Almeida). I consiglieri espressi dalle minoranze di Impregilo
hanno invece valutato positivamente l’operazione, che permette alla società  di mantenere un avamposto importante su un mercato con grandi potenzialità  di sviluppo, ma hanno chiesto e ottenuto la possibilità  di nominare un loro advisor indipendente per fare una stima su quel 19%
di Ecorodovias che Almeida si è offerta di comprare. Fatto sta, che mentre si avvicina la data dell’assemblea convocata da Salini, il board guidato da Rubegni vince importanti appalti, stringe accordi interessanti con i soci di Almeida e mette in essere una serie di iniziative trasparenti che vanno nella direzione ci creare valore per tutti i soci, Salini compreso. Se è vero che tanto attivismo in Impregilo non si era mai visto, è anche vero che la società  per anni ha sofferto lo stallo dei soci di Igli, che si è risolo solo a febbraio, e dell’inceneritore di Acerra. E così molti dei rilievi fatti da Salini, sono nei fatti già  stati risolti in via preventiva dall’attuale cda, che ieri peraltro ha incaricato un consulente esterno di verificare la congruità  dei compensi del presidente e dei comitati (una delle altre critiche mosse da Salini).


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