by Editore | 9 Giugno 2012 14:57
ROMA — La «vicinanza» del governo, espressa da Mario Monti che arriva in conferenza stampa con tre ministri: il responsabile dello Sviluppo economico Corrado Passera, quella dell’Interno Anna Maria Cancellieri, quello della Difesa Giampaolo Di Paola e il sottosegretario Antonio Catricalà . Ma c’è anche una doccia fredda per l’Emilia-Romagna, un allarme che sconcerta la popolazione locale. Scrive la commissione Grandi rischi: «Nel caso di una ripresa dell’attività sismica nell’area già interessata, è significativa la probabilità che si attivi il segmento tra Finale Emilia e Ferrara con eventi paragonabili ai maggiori eventi registrati nella sequenza». L’emergenza, cioè, rischia di allargarsi. Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, convoca il Comitato operativo: il sistema di presidio del territorio sarà rafforzato.
E Palazzo Chigi, varato il decreto legge sulla ricostruzione (con lo stanziamento di un miliardo sia nel 2013 che nel 2014), scende di nuovo in campo. Monti annuncia: «Il governo è impegnato con tutti gli strumenti disponibili a fronteggiare l’emergenza e assicura uno sforzo straordinario in termini di risorse, competenze e strumenti». Sul rischio di nuovi terremoti, il premier assicura: «Stiamo intensificando tutte le attività di prevenzione, sulla base degli orientamenti della commissione Grandi rischi. Le faglie e gli eventi succedutisi dal 20 maggio permettono di formulare alcuni orientamenti per l’evoluzione futura».
Il premier si rivolge alla gente dell’Emilia: «Vorrei dire una parola alle popolazioni colpite da un terremoto frazionato nel tempo che ha aumentato sofferenza e incertezza. Un governo non può scongiurare i terremoti né prevederli, ma vogliamo incoraggiarvi a non vedere le cose in modo ancora più grave e preoccupato di come già le vedete. Quello che ci sentiamo in dovere di fare lo stiamo facendo». E ancora: «Spero per voi sia una rassicurazione sapere che il governo è impegnato ad essere vicino a voi concretamente». Messaggio ripetuto dagli altri componenti dell’esecutivo: «Lo Stato non farà mancare nulla», dice Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno. Catricalà aggiunge: «Il decreto prevede la durata dell’emergenza di un anno, perché si tratta di un evento non ordinario».
Anche la Difesa si attiva: «Le Forze Armate daranno il loro contributo», dice Di Paola. Passera pensa alle aziende: «Bisogna fare in modo di tornare al lavoro il prima possibile, in condizioni di sicurezza».
Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, plaude al governo: «Gli errori fatti con noi hanno insegnato qualcosa. Noi fummo lasciati soli, con questo esecutivo c’è più attenzione ai fatti più che all’immagine». Anche la Regione Emilia-Romagna si muove: accelerate le verifiche e la messa in sicurezza degli edifici, con l’arrivo di 300 vigili del fuoco in più. Si mobilitano professionisti, università , militari per presidiare la zona. Sperando, naturalmente, che non serva.
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