Ghizzoni: “Avanti con Unipol contro i Ligresti”
MILANO — Avanti tutta con Unipol, incuranti delle incursioni della Procura (che ha dichiarato il fallimento di Imco e Sinergia) e del pressing dell’Isvap: è questa la posizione – riconfermata – del numero uno di Unicredit, Federico Ghizzoni, socio con il 6,7% di Fonsai e creditore di peso. «Penso ci siano i tempi per affrontare le problematiche che ci sono all’interno di Fonsai. Non credo che impatterà sull’operazione Unipol, che andrà comunque avanti».
In realtà il pressing dell’autorità di vigilanza si è intensificato solo di recente. Ed è di soli pochi giorni fa, il 15 giugno, la notifica ufficiale delle contestazioni mosse alla compagnia sulle operazioni
correlate in tema immobiliare, sull’acquisto di Ata hotel e sui compensi corrisposti a vario titolo (consulenze e non) alla famiglia Ligresti e alle società a loro riconducibili. Ora Fonsai ha quindici giorni di tempo per correre ai ripari. Se non lo farà , l’Isvap ha già preannunciato l’arrivo di un commissario ad acta, previsto dall’articolo 229 del Codice delle assicurazioni, che prenderà le decisioni al posto dei consiglieri. Una misura peraltro suggerita un paio di mesi fa da Consob, dopo l’esposto del fondo Amber sulle stesse vicende.
Per oggi pomeriggio è stato convocato il cda dell’assicurazione. Che dovrà prendere atto delle contestazioni e decidere come procedere. L’istituto infatti ha chiesto alla compagnia di
«far cessare definitivamente le irregolarità riscontrate e rimuoverne gli effetti» ma anche di procedere contro chi ha provocato queste «gravi irregolarità » e, ove ne ricorrano i presupposti, di «assumere iniziative per il recupero degli esborsi fatti». In altre parole, i Ligresti vanno incontro all’azione di responsabilità – anche se difficilmente verrà promossa nel cda di oggi, che farà il punto sul lavoro degli advisor già nominati all’uopo – e nello stesso tempo potrebbero vedersi chiedere indietro quanto percepito, nell’ambito appunto di quel «recupero degli esborsi».
Su tutto ciò dovrà deliberare il cda sulle operazioni con parti correlate, concluse entro il 2010. L’amministratore delegato attuale è successivo, anche se Emanuele
Erbetta è stato per anni direttore generale: si vedrà quanto il consiglio attuale riuscirà a prendere le distanze dal precedente (anche a prescindere dalla presenza di Jonella e Paolo Gioacchino nel cda). Un’azione di responsabilità ora potrebbe peraltro togliere – in parte – contenuto alla manleva garantita da Unipol post esecuzione dell’aumento di capitale riservato di Premafin, e messa in dubbio dalla Consob (se non a condizione di non concedere l’esenzione dall’opa). Sempre oggi potrebbero arrivare le dimissioni di Roberto Cappelli, consigliere e membro del Comitato degli indipendenti, la cui posizione è stata oggetto di contestazioni da parte della Consob per i legami con Unicredit.
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