Fanfare mute alla parata del 2 Giugno

Loading

ROMA — Il presidente Napolitano ha insistito perché la parata militare ai Fori Imperiali si svolgesse regolarmente, nonostante i disastri dell’Emilia Romagna. Ma sarà  una sfilata in tono minore, «sobria», come lui l’ha definita. Ben diversa da quella dell’anno scorso che coincideva con i 150 dell’Unità  d’Italia, occasione per la quale arrivarono capi di Stato e di governo di 81 Paesi, fra cui il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden e il leader afghano Karzai.
Napolitano ha voluto mantenere la celebrazione della Festa della Repubblica per offrire al Paese un senso di normalità , ma anche perché questo sarà  il suo ultimo 2 Giugno da capo dello Stato. Al Quirinale controllano ogni dettaglio della sfilata. Apportano continue modifiche. Lo schema che qui presentiamo corrisponde all’ultima versione approvata, ma oggi potrebbe subire qualche altra piccola variazione.
In segno di rispetto per la gente dell’Emilia Romagna, dopo gli onori al presidente della Repubblica, sarà  osservato un minuto di silenzio. Non solo. La musica di bande e fanfare e i canti militari si interromperanno durante il passaggio davanti al palco presidenziale. Farà  eccezione la brigata Sassari che potrà  continuare senza interruzione il canto del suo inno, che parla di orgoglio e di dolore.
Rispetto a come i capi militari avevano concepito la parata nelle scorse settimane, sono stati eliminati tutti i mezzi e si è rinunciato al passaggio della pattuglia acrobatica dell’Aeronautica e alla sua scia tricolore. Dei sei settori in cui la manifestazione si articolava ne sono rimasti tre. Il primo contempla la partecipazione di Accademie e scuole militari, il passaggio di bandiere e gonfaloni, in particolare i vessilli dell’Unione Europea, dell’Onu e della Nato.
Nel secondo settore troviamo i reparti operativi, alpini, paracadutisti, lagunari, reggimento San Marco, carabinieri del Tuscania. E infine il terzo settore è dedicato a vari corpi, granatieri di Sardegna, Capitanerie di porto, Croce rossa, Polizia, fanfare e bande, Corpo forestale, Servizio civile. In chiusura, un reparto dei vigili urbani della capitale.
Invece degli usuali 80 minuti, la cerimonia durerà  50 minuti. Per la prima volta, sfileranno a piedi i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. Ma in apertura, come omaggio alle donne che indossano la divisa, subito dietro la banda dei Carabinieri, si metteranno in mostra due suonatrici, una col clarino, l’altra col sassofono.
Cancellata per vari anni, la parata del 2 Giugno fu ripristinata nel 2000 per volere del presidente Ciampi. E da allora si svolge regolarmente per celebrare l’anniversario della Repubblica, che quest’anno compie 66 anni.


Related Articles

La bolla Cei: serve il voto segreto

Loading

Neanche fosse un parlamentare della Repubblica italiana, anzi il capo dei parlamentari, ieri il cardinal Bagnasco, presidente della Cei, ha tuonato il suo avviso al presidente del senato

Da Waterloo a Westfalia la lezione di storia del superministro «noioso e non ottimista»

Loading

RIMINI — Parte subito funereo con Waterloo, «la grande sconfitta dell’Europa», prosegue accostando la Germania al Doctor Faustus di Mann che vende l’anima non per la musica ma per l’export perfetto, prospetta come inno europeo non l’Inno alla gioia di Schiller e Beethoven ma l’Incompiuta di Schubert.

Epifani guida la rivolta Pd: “La legge non passerà”

Loading

L’ex segretario del Pd (e della Cgil) vede nel testo che Renzi giudica «intoccabile» i rischi di «una deriva spagnola: un mercato del lavoro frantumato, contratti cortissimi e un disastro nella lotta alla disoccupazione»

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment