Eni e Enel, accordi in Russia su petrolio e gas

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Giornata di firme e di strette di mano, quella di ieri, per le aziende italiane ospiti d’onore al vertice dell’economia globale di . Gli accordi e i protocolli d’intesa, siglati dopo il lungo preambolo del presidente Putin, venivano poi raccontati con visibile soddisfazione sia dall’ad dell’Enel Fulvio Conti che da quello dell’Eni Paolo Scaroni. Si tratta in entrambi i casi di un riconoscimento della qualità  del know howitaliano, e dell’esigenza dei russi di sfruttare meglio il loro inestimabile tesoro naturale. L’accordo dell’Eni per l’esplorazione del mare di Barents rappresenta l’unica deroga della Russia all’accordo globale fatto di recente con la Exxon per la ricerca di giacimenti in tutto il mar glaciale artico russo. Prima della firma, un orgoglioso Scaroni ricordava come proprio Eni sia stata la prima, dopo tanti tentativi falliti, a individuare quei giacimenti che adesso fanno della Norvegia uno dei più grandi produttori mondiali. Ma più intrigante, e forse in futuro ancora più redditizia, appare a Scaroni la scommessa dell’inizio di ricerche e trivellazioni nel Mar Nero. E nel clima di ottimismo del dopo firma brillava il sorriso di Fulvio Conti autore di un’intesa dell’Enel con la Lukoil, il primo colosso energetico di Russia, per la razionalizzazione della, ancora caotica, distribuzione del gas naturale in Russia e all’Estero.


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