Edilizia, famiglie, imprese: il decreto sviluppo in 8 punti
Per adesso si prende atto della permanenza nel testo della maggior parte degli interventi annunciati e, soprattutto, del “titolo” che ha voluto dare al provvedimento il suo principale sponsor: «Metterà in moto – ha dichiarato Corrado Passera – investimenti fino ad 80 miliardi di euro». Un’enfasi tutto sommato prevedibile considerando che su questo intervento il responsabile del dicastero dello Sviluppo si è giocato tutto il suo fresco prestigio politico.
Con il rischio di soccombere in uno scontro con la Ragioneria della Stato e “pezzi” del ministero dell’Economia, per i quali l’equilibrio dei conti e la copertura delle spese continuano ad avere la priorità su qualsiasi altra cosa, compreso il reperimento delle risorse necessarie a dare una prospettiva di crescita ad una nazione sempre più provata dalla crisi.
“Misure urgenti per la crescita del Paese”: è questa l’intestazione del testo di 188 pagine sullo Sviluppo. Un decreto con molta carne al fuoco, dai project bond ai crediti d’imposta, dalla ”green economy” agli interventi per il settore edile, dalle agevolazioni fiscali a temi apparentemente più lontani, come le misure per contenere la durata dei processi piuttosto che quelle a tutela dell’ambiente.
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