Asta Btp ok, ma il rendimento vola il debito italiano fa un altro record

by Editore | 15 Giugno 2012 7:18

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ROMA â€” Il Tesoro italiano colloca Btp triennali per 3 miliardi, il massimo ammontare prefissato, ma i tassi salgono al 5,30% dal 3,91% di maggio. E’ il top da dicembre. Lo spread ripiega a quota 464,62, la Borsa guadagna l’1,47%. E la Banca d’Italia comunica il nuovo record del debito pubblico, una corsa senza fine: ad aprile è a 1.948,58 miliardi, bruciando il record storico del mese prima. Le entrate invece restano al palo: nel primo quadrimestre aumentano solo dello 0,2%. Monito di Fabrizio Saccomanni, direttore generale dell’Istituto: «Spezzare il circolo vizioso tra spread sovrani e costo della raccolta è oggi la priorità  assoluta».
S’ingarbuglia la crisi della Spagna. Dopo il declassamento di Moody’s e per la prima volta dall’introduzione dell’euro, i tassi dei bonos a 10 anni sfiorano il 7%, una soglia giudicata insostenibile. Lo spread si colloca a quota 536,7. E sui mercati innervositi dall’imminenza del voto in Grecia — una sorta di referendum sulla permanenza del Paese nell’euro — si riparla nuovamente di aiuti, di salvataggio. Sarebbe già  pronta da parte della Fed, della Bce e del Fondo monetario internazionale «un’azione coordinata di immissione di liquidità » in caso
di vittoria delle forze anti euro in Grecia. Lo riferivano ieri sera fonti Usa e del G20, aggiungendo che a seconda della reazione dei mercati, lunedì o martedì, prima dell’apertura del G20 di Los Cabos in Messico, i leader del G7 terranno una riunione di emergenza, in teleconferenza con i loro
banchieri centrali.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel sollecita apertamente il governo Rajoy a chiedere il sostegno Ue: «Più velocemente lo farà  meglio è». Bruxelles e lo stesso Fmi smentiscono che sia arrivata una richiesta. Il tutto mentre i revisori indipendenti comunicano
che le banche spagnole necessitano di 60-70 miliardi per salvarsi; il ministro dell’Economia Luis de Guindos giura che il Paese ha «una road map» per risolvere i suoi problemi; quello degli Esteri Jose Manuel Garcia-Margallo accusa Berlino: «Se butterà  un Paese in pasto ai lupi, ci saranno conseguenze per tutti». E’ meglio quindi che la Germania «adotti un’ottica di lungo termine». Poi aggiunge: «E’ vero che alcune Nazioni come la Spagna hanno vissuto oltre i propri mezzi, ma questo perché le grandi banche europee decisero di investire da noi per fare un mucchio di soldi». Preoccupato, il Fmi lancia un appello ai governi Ue: «C’è bisogno che venga presa un’azione ad ampio raggio. E’ urgente». E analogo messaggio arriva anche dal-
l’americano Tim Geithner: «Serve rapidità ». Di più: la Merkel vuole che anche questo organismo si assuma le sue responsabi-lità , non solo l’Europa. «Tutti devono essere pronti a fare la loro parte», gli Usa riducendo il deficit, la Cina modificando il corso del cambio.
Il boom dei rendimenti aggrava la crisi sia italiana che spagnola. Il
Wall Street Journal
«mette in dubbio la capacità  di Monti di tirare il Paese fuori dal tunnel». La
Sueddeustche Zeitungdefinisce
il premier «la personificazione della solidità », ma critica l’economia nazionale che «semplicemente non vuole crescere». Dalla Comunità  di Sant’Egidio un dato allarmante: c’è un 30% di poveri in più nelle classi medio basse.

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