APPELLO per CINECITTA’
Abete e soci, per rilanciare il cinema, vogliono seppellire Cinecittà sotto una colata di cemento: un albergo di 200 stanze, 6000 parcheggi, piscina, ristoranti, sale fitness, in sfregio alla mission e ad ogni forma di cultura.
Per realizzare tutto questo progettano di affittare, vendere e licenziare i lavoratori.
Se va in porto questo disegno sparirà per sempre un mondo, la capacità di decine di migliaia di artigiani, che grande hanno fatto la storia del cinema, andrebbe persa per sempre.
Cinecittà rimarrebbe soltanto un sogno del passato e l’Italia sarebbe derubata di uno dei suoi simboli più magici.
Rsu di Cinecitta
Related Articles
Un declino che viene da lontano
L’inizio del declino italiano ha una data esatta ed è il 26 dicembre 1991. Quel giorno si sciolse ufficialmente l’Unione sovietica e finì la Guerra Fredda. Con la guerra fredda finì anche quella che potremmo chiamare l’eccezione italiana. Perché per 35 anni l’Italia era stata la frontiera geografica e politica dell’impero occidentale. Frontiera geografica (orientale) perché il blocco sovietico cominciava proprio sull’altra riva dell’Adriatico.
A Roma sabato 16 il corteo degli «invisibili»: diritti senza confini, casa e reddito per tutti
Contro frontiere e sfruttamento. Il corteo è promosso da un centinaio di associazioni antirazziste, sindacati di base e movimenti per la casa
Napolitano e il fronte degli ex pci contrari alla stepchild adoption
«Giorgio Napolitano è il nostro monsignor Ruini. Non gli piace la stepchild adoption e sta lavorando per cambiarla»