Sisma: telefoni ancora ko, e se non fosse per il web…

by Editore | 31 Maggio 2012 15:27

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Su twitter gli aggiornamenti fanno invidia a qualsiasi lancio di agenzia, e le immagini di lampadari ballerini fanno il giro del mondo a pochi istanti dalla scossa. Oltre all’aspetto tipicamente folkloristico, il social network ha dato una grossa dimostrazione di efficienza: in pochissimo tempo chiunque avesse a disposizione una connessione internet è stato capace di raccogliere ogni genere di informazione.  Numeri di telefono, informazioni dalle zone più colpite, consigli, direttive e bollettini vari. Con puntualità  e senza fronzoli, la Rete si è presa la sua rivincita. Quel tanto vituperato bacino d’odio sul quale si consumano mirabili dibattiti tra illustri sociologi e indignati salottieri, ha dimostrato di essere il più efficace canale di comunicazione.

Per vari minuti, infatti, le linee telefoniche sono andate fuori uso in tutta l’area dell’epicentro, rischiando gravissime conseguenze dal punto di vista dei soccorsi. Chissà  quante persone sono rimaste completamente inermi, senza la possibilità  di lanciare un allarme, o di chiedere qualsiasi genere di informazione. La rete Civica del Comune di Bologna si è subito attivata, sempre su twitter, per disincentivare l’uso dei cellulari, informando gli utenti di problemi di sovraccarico sulle linee. Le celle (le unità  di rete per veicolare il traffico cellulare) di Modena e di Bologna, infatti, sono andate completamente in tilt. Di conseguenza, per iniziativa del Comune felsineo, sono stati avvisati tutti i comuni limitrofi e non, nel tentativo di privilegiare il traffico internet e di far fronte in maniera ottimale al disagio. Eppure l’Italia è all’avanguardia nell’investimento sulla telefonia, eppure gli operatori telefonici in questo paese imperversano, conquistano, promettono, incantano. Però, di fronte ad emergenze gravi come questa, l’unica funzione deficitaria in questo universo di jingle e di marketing è proprio la più importante, la funzione tanto inseguita da Meucci all’epoca dei primi archeologici prototipi telefonici: la parola da bocca a orecchio, la comunicazione.

Di fronte al fallimento di un sistema preistorico che pensa più a come mantenersi in vita rispetto a fornire reali benefici, tocca al diabolico web farsi carico di qualsiasi cosa: esercitare il ruolo di servizio per la comunità , e incarnare quello di speciale fonte per i servizi dei telegiornali e dei quotidiani. Una volta, appena le linee telefoniche andavano fuori uso, si precipitava nel dramma. Oggi, col telefono senza segnale, alle ore 11 la rete Iperbole di Bologna comunicava su Twitter: «il sistema Wi-Fi è aperto, chiunque può accedervi liberamente: ci si può collegare senza necessità  di dover digitare la password». Liberare le password, invitando anche gli utenti domestici a farlo. Con un consiglio per tutti: evitate di reimpostarle, e liberate l’accesso a tutti, anche dopo l’emergenza.

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