Obama critica l’Europa per la crisi

by Editore | 11 Maggio 2012 7:04

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FRANCOFORTE — La situazione dell’Europa resta difficile anche perché il Vecchio Continente «non ha adottato alcune delle misure decisive che gli Stati Uniti hanno preso contro la recessione». Ieri il presidente americano Barack Obama ha messo in guardia dal rischio contagio e ribadito: «I problemi dell’Europa restano tra gli ostacoli principali che possono colpire la crescita dell’economia americana, così come il prezzo della benzina». Contemporaneamente il leader della Commissione Europea José Manuel Barroso ammoniva la Grecia dichiarando che «se un membro del club non rispetta le regole, è meglio che se ne vada dal club».
Barroso ha aggiunto di avere «molto rispetto per la democrazia e il Parlamento greci. Ma devo anche rispettare gli altri sedici parlamenti nazionali che hanno approvato il programma per la Grecia». Pur assicurando il flusso di aiuti Ue fino alla nascita di un nuovo governo, Bruxelles non diminuisce la pressione su Atene nel pieno delle trattative per la formazione di un esecutivo di coalizione sotto la guida dell’ex ministro delle Finanze socialista Evangelos Venizelos. I mercati hanno reagito dal primo pomeriggio: la speranza di un accordo che eviti nuove elezioni ha dato le ali alle borse e ridotto gli spread. Madrid è risultata la migliore, in progresso del 3,42%, seguita da Milano, in crescita dell’1,69%. E Francoforte, Parigi e Londra hanno guadagnato fra il mezzo e il quarto di punto, mentre i differenziali fra i Btp e i Bund tedeschi si sono ridotti a quota 398 punti. Una boccata d’ossigeno alla quale hanno contribuito anche il calo dei sussidi governativi negli Usa e nuove dichiarazioni della cancelliera Angela Merkel che dimostra di non accogliere le sollecitazioni pro crescita che arrivano dalla Francia del neopresidente Franà§ois Hollande. Questo mentre nei mercati si spargevano le prime voci di un possibile compromesso tra Parigi e Berlino sul patto di bilancio e veniva comunicata la data, il 15 maggio, della prima visita di Hollande a Berlino.
L’andamento positivo dei mercati non è stato penalizzato dalle attese di un nuovo piano di ristrutturazione multimiliardario del sistema bancario spagnolo atteso per oggi, nonostante il quadro a tinte meno ottimistiche tracciato dalla Banca centrale europea nel nuovo bollettino di maggio diffuso ieri. Secondo gli esperti consultati dalla Bce, l’economia quest’anno calerà  dello 0,2% (e non dello 0,1% come previsto a marzo), mentre l’inflazione salirà  al 2,3% (invece dell’1,9%).
A questo proposito ieri il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schà¤uble ha stupito i mercati sostenendo che «la Germania si può permettere un’inflazione compresa fra il 2 e il 3%», tasso che permetta anche di riassestare i disequilibri tra Berlino e la periferia di Eurolandia in recessione. Sulla stessa linea secondo il quotidiano Ft anche la Bundesbank. Secondo la Bce la crescita sarà  «modesta» mentre i mercati del lavoro «continuano a indebolirsi» con stime di disoccupazione all’11% per il 2012. Nel frattempo la situazione dell’accesso al credito per le piccole e medie imprese «si è deteriorata». E per questo la Bce guidata dal presidente Mario Draghi ritiene «cruciale» aiutare le imprese con maggiore «concorrenza e flessibilità  dei salari». Riferimento indiretto anche all’Italia da cui sono giunti ieri a sorpresa dati più positivi sulla crescita, aumentata in marzo dello 0,5% rispetto al mese precedente.

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