by Editore | 15 Maggio 2012 7:44
ROMA — Aumentano le Bandiere blu in Italia, contrassegno di spiagge pulite e ambiente tutelato. Diventano 246, tredici in più rispetto al 2011, con new entry celebri come Anacapri, Ventotene, Sanremo e Palau oltre a Monopoli in Puglia, Melissa in Calabria e Petacciato in Molise.
Aumentano di pari passo anche le polemiche, corredo immancabile dei riconoscimenti attribuiti ogni anno dalla Fondazione per l’educazione ambientale (Fee) in collaborazione con Enel Sole. Non tutti sono disposti a prendere per oro colato le pagelle di cui i Comuni si fregiano per attrarre turismo e prenotazioni di vacanze estive. Ne prende le distanze Legambiente che tra qualche settimana, a giugno, uscirà con i risultati dei prelievi compiuti da Goletta verde, 170 esami chimici sulle acque. E suggeriscono di rivedere i criteri di selezione i chimici del Consiglio nazionale. Si attende inoltre il rapporto aggiornato sullo stato delle coste italiane dei ministeri Salute e Ambiente. Tre classifiche diverse che possono disorientare il consumatore poco esperto.
Riconfermata la qualità del 97% dei luoghi marini premiati lo scorso anno ai quali si aggiungono 61 approdi, due in meno rispetto alla precedente edizione. In rimonta il Sud. Campione regionale ancora la Liguria, con 18 bandiere, seguita da Marche e Toscana (16), quindi l’Abruzzo, con 14. Si ferma a quota 13 la Campania, poi la Puglia con 10, Emilia Romagna (8), Sardegna, Veneto e Calabria (6), Lazio e Sicilia (5), il resto sparse tra Lombardia, Piemonte, Molise e Basilicata. Tra le 246 spiagge a cinque stelle, tre sono in riva al lago.
Le bandiere sono state assegnate in base a questionari compilati dai sindaci. Tra i criteri di giudizio, educazione ambientale, gestione del territorio, depuratori funzionanti, smaltimento dei rifiuti, cura di arredo urbano e spiagge, accesso al mare. Nella lista non compare Rimini: «Non abbiamo partecipato, molti criteri necessari per ottenere il titolo sono un obbligo di legge», chiariscono. È festa ad Anacapri, che sembra essersi liberata della cattiva pubblicità legata ai liquami galleggianti tra Faraglioni e Grotta azzurra. «Una piacevole sorpresa, oggi le amministrazioni devono fare scelte concrete in chiave di qualità e sostenibilità », secondo il presidente di Fee Italia Claudio Mazza. «Un traguardo meritato. Raccolta differenziata dell’immondizia e recupero degli oli usati sono state le azioni vincenti», esulta l’assessore all’Ambiente, Massimo Coppola.
«Classifica strana, molto diversa dalla nostra basata su un punteggio da uno a cinque e l’analisi chimica delle acque. L’anno scorso solo 12 spiagge hanno avuto il massimo del punteggio», è critico Umberto Mazzantini, responsabile di Legambiente per le Isole minori. Tra le stranezze «il fatto che non si tenga conto delle nostre segnalazioni circa la presenza di scarichi fognari in alcuni approdi premiati».
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