by Editore | 19 Maggio 2012 11:18
Forse mai come oggi, nel nostro Paese la legalità è scesa tanto in basso. E mai come in questo momento è urgente ripristinarne il senso e riaffermarne il valore, mentre l’intera comunità nazionale è chiamata a reggere il peso d’una crisi economica e sociale che può disgregarla in egoismi, sfiducia, risentimenti e sospetti. Senza legalità , non c’è concordia, ma conflitto senza esclusione di colpi, dove i diritti dei più deboli sono destinati a soccombere all’arbitrio dei più forti. L’illegalità ha non solo un costo economico, ma anche e soprattutto un costo sociale che il nostro Paese non può permettersi di sopportare, soprattutto quando gli si chiede sacrifici in nome del “bene comune”. Tra le diverse politiche emergenziali “salva Italia”, si deve mettere, e in posizione prioritaria, una politica “salva legalità in Italia”.
Al ricordo di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, nomi assurti a simboli unificanti dell’Italia civile, al di sopra di ogni divisione, nel ventennale del loro assassinio, è dedicata Biennale Democrazia Per la Legalità .
Per i giovani e le loro scuole che hanno preso parte ai laboratori preparatori e dato vita al Calendario della Legalità è stato specialmente pensato questo progetto, reso possibile dalla rete di rapporti e di collaborazioni che, da tempo ormai, si è creata, avendo, come centro, la Città di Torino e, come raggi convergenti, numerose associazioni, enti, comunità che, con la loro fiducia e il loro sostegno accompagnano il lavoro di Biennale Democrazia.
Anche le manifestazioni di questo ciclo sulla legalità di Biennale Democrazia, pur radicate nelle scuole, si rivolgono però, come sempre, a tutti i cittadini, proponendo confronti non solo, anzi nemmeno principalmente, teorici e astratti, ma pratici e concreti, sui problemi e i drammi dell’illegalità e sui compiti che ciascuno di noi, nelle diverse collocazioni sociali e ai diversi livelli di responsabilità che ci competono, è chiamato ad assumere.
Un segno beneaugurante di consapevolezza circa l’importanza della posta in gioco, per il futuro del nostro Paese, è la disponibilità di uomini e donne delle Istituzioni, locali e nazionali fino al massimo livello di governo, a partecipare con la loro testimonianza alla riflessione e all’impegno comuni.
Un significato particolare è la presenza di Sindaci che vengono da terre segnate in profondità da mafie e corruzione, i quali rappresentano la prova di ciò che si può fare per combattere le prime e arginare la seconda, nonché dei sacrifici e dei rischi ch’essi sono disposti ad affrontare.
Insieme a loro, nella ricorrenza del ventennale della strage di Capaci, ci prepariamo a questo momento di riflessione sulla legge e la legalità , quali condizioni d’una convivenza più libera e più giusta di quella che tutti i giorni abbiamo davanti agli occhi.
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