by Editore | 5 Maggio 2012 11:15
Maroni: “Non far pagare la tassa è possibile, il premier stia attento a dire che è evasione”. Aliquota zero esclusaLa parte dell’imposta che oggi va allo Stato andrebbe a coprire il fondo di riequilibrio. La Lega contro MontiUna patrimoniale mascherata. Un balzello di Stato, travestito da imposta comunale. Gli attacchi dei sindaci, allarmati per il forte disagio sociale che il ritorno dell’Imu sta provocando tra i cittadini, alla fine colgono nel segno. Il governo si dice pronto a ridiscutere il meccanismo dell’imposta con i Comuni VALENTINA CONTE
LO SCONTRO POLITICO
La tensione politica, intanto, non si placa. Maroni cavalca l’ipotesi di azzerare l’Imu nei Comuni a guida leghista e minaccia Monti. «Stia attento ad accusare Lega e sindaci di coprire gli evasori», ha tuonato ieri da Marcon, nel veneziano. «Non far pagare l’Imu sulla prima casa non è evasione, ma protesta fiscale. Se Monti continuerà a dire stupidaggini, ne risponderà penalmente». In realtà , l’ipotesi leghista di azzerare l’aliquota è impraticabile perché contro la legge. Tuttavia i Comuni con i conti non in rosso, possono aumentare le detrazioni fino ad annullare di fatto l’imposta sulle prime case, a patto che l’aliquota sulle seconde sia del 7,6 per mille e non più alta. Come ha fatto Peschiera del Garda.
LA PROPOSTA DEL PD
In tema, Stefano Fassina rilancia l’emendamento presentato dal Pd al Salva-Italia di dicembre. Ovvero alzare la detrazione da 200 a 300 euro per prime case che valgono meno di 1,2 milioni di euro. «Consentirebbe di eliminare l’imposta per due terzi di proprietari di immobili con valore modesto o medio», dice il deputato pd. Il segretario Bersani propone di affiancare all’Imu alleggerita e restituita ai Comuni «un’imposta personale sui grandi patrimoni mobiliari». Mentre Alfano, segretario pdl, chiede ai sindaci “azzurri” di applicare l’aliquota ordinaria, il 4 per mille, senza rialzi, e al governo di eliminare l’Imu sulla prima casa dal 2013.
VERSO UN’IMU PIà™ “COMUNALE”
Cambiare pelle all’Imu sembra dunque possibile. Già due giorni fa il sottosegretario all’Economia Ceriani aveva aperto alle ipotesi caldeggiate da tempo dall’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani. Ovvero destinare la quota che oggi lo Stato incassa sull’Imu seconde case (9 miliardi, metà del gettito) al Fondo sperimentale di riequilibrio, il nuovo bacino federalista che assicura i trasferimenti agli enti locali. «Riportare l’Imu erariale nel Fondo», dice Ceriani. O, come seconda ipotesi, «sdoppiare l’Imu creando però una nuova imposta e prevedendo così un’Imu comunale e un’Imu erariale, ben distinte». Quanto ribadito anche ieri, da Graziano Delrio, presidente Anci: «Il governo faccia un patto con i cittadini: scorpori la sua parte e dica come la impiegherà ». «Chiediamo che l’Imu torni ai Comuni, non solo nel gettito, ma anche nella disciplina», aggiunge Angelo Rughetti, segretario generale Anci, «con più poteri ai sindaci di esentare poveri e monoreddito».
RIMBORSI IVA
Una prima boccata d’ossigeno per i contribuenti arriva, intanto, dall’Agenzia delle Entrate, pronta a rimborsare 2,2 miliardi di crediti Iva a circa 11 mila tra imprese, artigiani e professionisti. I primi 400 milioni partiranno già nei prossimi giorni, i restanti dalla seconda metà di maggio. In totale, si punta a restituire alle partite Iva 3,1 miliardi quest’anno, il 14% in più del 2011.
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