Il miracolo della piazza appoggiata sul mare

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Quattro milioni e settantamila solo nel 2011, dicono i dati nelle carte di Ariel Dello Strologo, giovane presidente della Porto Antico spa, la società  pubblica che gestisce l’area, con l’acquario a fare da traino con il suo milione e centomila biglietti staccati, incalzato però da 1,8 milioni di presenze tra le attività  commerciali, di relax e tempo libero. E in vent’anni, il totale diventa una sfilata di zeri. «Difficile dire quanti, se solo l’acquario ha fatto contare 26 milioni di ingressi e almeno sei milioni la Città  dei bambini» precisa Dello Strologo. «Ma il grande miracolo di Renzo Piano è stato, abbattute le barriere doganali che separavano i vicoli dalle banchine, quello di costruire la vera piazza di Genova, che per i nove decimi è vissuta e animata proprio dagli abitanti che convivono con i turisti, i congressisti, i visitatori dei musei, i partecipanti a concerti e grandi eventi, i diportisti nautici. Così come la vera vittoria è stata quella, oltre a realizzare un’area che ha ingrandito lo spazio cittadino, di far uscire progressivamente movimento dal porto antico al centro storico e alla città  antica».
I vent’anni del porto antico, infatti, coincidono con quelli di palazzo Ducale, sede della Repubblica genovese affacciata su piazza De Ferrari che fino a trent’anni fa nel salone del Maggior consiglio – dove una volta si riunivano i quattrocento nobili genovesi che detenevano il potere e sceglievano il doge – ospitava l’aula principale del tribunale. Quello stesso salone nel luglio del 2001 ha fatto da scenario alle riunioni dei leader del G8, mentre il palazzo ha ospitato dal ’92 a oggi centoventi grandi mostre, di cui l’ultima, “Van Gogh e il viaggio di Gauguin”, chiusa il primo maggio, si è piazzata tra le cinque più visitate al mondo, con 346mila visitatori. Ed è innegabile che senza quella rinascita iniziata vent’anni fa Genova non avrebbe visto gli investimenti pre-G8 che hanno permesso il recupero dei palazzi dei Rolli e di via San Lorenzo per il 2001, né l’investitura a capitale europea della cultura nel 2004.
È una domenica di festa questa del 20 maggio, con spettacoli ed eventi ovunque nei 117mila metri quadrati del porto antico, così come a palazzo Ducale. In attesa che il porto antico dopo aver conquistato l’adiacente Darsena con il Galata Museo del mare, concluda la sua sfida con la realizzazione dell’altra piazza sul mare, quella di ponte Parodi, a ridosso della stazione Marittima dove attraccano le navi da crociera. Qui, al posto dei silos granari abbattuti ormai da tempo, gli spazi ludici e commerciali ideati nel 2000 dall’olandese Ben Van Berkel prevedono i tetti “verdi” di un prato sul mare. Si spera di vederli per il 2016.


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