Guide a fiabe e giardinetti per genitori sprovveduti

by Editore | 24 Maggio 2012 6:04

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Come i partiti politici, anche loro faticano a sopravvivere alla caduta delle ideologie, sono contestati, delegittimati, ostaggio dell’indice di gradimento. L’unica differenza è che per governare l’ingovernabile, ovvero quel che resta del concetto di famiglia, i genitori non possono chiedere la supplenza dei tecnici. “Save the parents”, la nuova collana di Feltrinelli curata dalla Scuola Holden, non offre regole o consigli, spesso non richiesti, non chiama in cattedra gli esperti. Lo stile è ironico, pratico e soprattutto sincero. È dedicato a quelle primipare con ansia da prestazione, a quei padri che magari hanno studiato tanto ma sono terribilmente impreparati su nuovi supereroi, mostri e fatine, non sanno come improvvisare rudimenti di omeopatia e macrobiotica, scoprire l’indole del ragioniere nell’organizzazione del doposcuola, ma anche quella dell’incantatore di serpenti per riuscire a spegnere la luce della cameretta. 
«Esistono due tipi di famiglie: quelle in cui i figli vanno a letto prima delle nove, senza discutere, e le altre» osserva Alessandro Baricco nell’introduzione a uno dei primi volumi della collana, Cento storie per quando è troppo tardi. Un volume di racconti brevi, brevissimi, con istruzioni per la lettura, chiavi in mano. Poco più di 100 pagine che dovrebbero servire per trovare un compromesso quando la giornata sta per finire e la trattativa sulla favola della buonanotte può diventare estenuante. «L’idea di fondo è semplice» spiega lo scrittore nell’introduzione. «Il vostro bambino vuole la storia? Dategliela. Ma corta. Lui vince e voi non perdete. Tutti contenti». Dopo “Save the Stories”, raccolta di grandi classici rielaborati per i bambini, la Scuola Holden propone «storie e altri mezzi di soccorso per mettere in salvo genitori sprovveduti che pensavano che crescere un figlio fosse tutto sommato una passeggiata». Un lavoro collettivo, ispirato dall’esperienza famigliare di ex studenti, insegnanti, scrittori che frequentano la scuola torinese. “Save the parents” è dedicato a madri e padri confusi, privi di carattere, imperfetti, e chi crede che sia un’esagerazione non ha mai dovuto intavolare una battaglia per l’acquisto di Gormiti, Skifidol, InviZimals, e altre mostruosità , alla fine sempre sconfitto e con una magra consolazione: è l’unico modo di avvicinare alle edicole probabili non lettori di giornali. 
Il mondo dei bambini è ormai un universo a parte, con i suoi codici e il suo linguaggio in costante evoluzione. «Come prendere un biglietto d’ingresso a un pianeta a metà  strada fra il luna park e la colonia penale – dicono i curatori della collana – dove tutto ciò che pensavate prima viene preso, centrifugato e restituito in altra forma». Può succedere di ritrovarsi sul divano a urlare “Salta! Salta!” guardando Diego o Dora, due tra i cartoni animati interattivi più in voga. Bisogna essere pronti a passare dall’esaltazione allo sconforto. La rissa sul “cosleeping”, l’idea di tenere i bambini fuori o dentro al lettone, è un classico delle cene con altri genitori, così come le tifoserie opposte tra Estivill e Ferber, due manuali per regolare il sonno delle piccole creature. 
La nuova collana esordisce con le 100 microfiabe che dovrebbero permettere di salvare l’onore e la serata. Alcune sono ad effetto. «Il gatto con gli stivali, invidiato da tutti, era felice solo un momento nella sua giornata, la sera quando poteva togliersi gli stivali». Stop. Non è detto che funzioni, ma essere genitori è un antidoto alla pigrizia intellettuale, uno stimolo alla creatività  e all’esplorazione di territori insospettati come dimostra l’altro volume in uscita, 66 mostri, fate, eroi, miti, mode e altre complicazioni inevitabili se avete figli under 12. Un’enciclopedia minima dall’Oscillococcinum alla Pimpa, da Kratos alla Pasta di Fissan. «L’abbiamo immaginato come una specie di guida turistica raccontata da chi in quel mondo ci sta dentro già  da un po’, ma non necessariamente ha capito del tutto come funziona» spiegano i curatori. «Ci abbiamo messo dentro i nostri figli, le nostre vite, i loro eroi e le nostre complicazioni, nella convinzione che tutti i figli, le vite, gli eroi e complicazioni, finiscano per assomigliarsi». 
Per fortuna, crescere figli resta uno dei compiti più gratificanti al mondo, una delle rare attività  che non tiene conto della legge del profitto. La letteratura e la manualistica che cavalca dubbi e paure dei genitori, è ormai un genere a sé, e da noi particolarmente frequentato. Sono già  usciti: Ogni maledetta domenica, 37 idee per quando sono finite le idee, Manicomio giardinetti, 23 tipi di mamme che frequentano giardini pubblici solo per esporre figli da record. Istruzioni per l’uso, brevi prontuari, da sfogliare, leggere e commentare. Libri transizionali che, come i peluche, tentano di rassicurare genitori in fasce.

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